Linux PPP HOWTO
Corwin Light-Williams
Joshua Drake
v4.0, 8 Luglio 2000
2000Commandprompt, Inc
1997Robert Hart
Questo è un documento LinuxPorts.Com per il Linux Documentation Project.
Traduzione fino al 1997 a cura di Giovanni Bortolozzo, dopo il 1997 a cura di
Claudio Cattazzo, claudio@linux.it
e Carlo Facci, carlo81@libero.it.
Informazioni su Questo Documento
Questo documento è stato aggiornato con l'aiuto
dell'Open Source Documentation Fund.
Questo è un documento LinuxPorts.Com per il
Linux Documentation Project
Questo documento illustra come connettere il proprio PC Linux ad
un server PPP, come usare PPP per collegare assieme due LAN e fornisce
un metodo per configurare come server PPP il proprio computer
Linux. Il documento inoltre fornisce aiuto per il debug di
connessioni PPP non funzionanti.
Questo documento è distribuito sotto i termini della GPL (GNU Public License).
Come posso aiutare?
Tenteremo di fornire un'ampia copertura per tutte le implementazioni del
PPP di Linux. Comunque il tempo è poco e questo documento non è fonte di denaro.
Forniamo queste informazioni nella speranza che possano essere di aiuto alla
comunità Linux e ai nuovi utenti Linux. Siamo sempre interessati ai feedback e
aggiungeremo ogni possibile argomento rilevante a questo HOWTO.
Se si volesse aiutare lo sviluppo di questo documento ci sono principalmente due
maniere molto utili.
Acquistare un OpenBook! Se
si comprano libri OpenDocs, OpenDocs Publishing donerà una parte del
ricavato all'Open Source
Documentation Fund. Questo fondo aiuta finanziariamente gli autori
mentre continuano a scrivere documentazione per progetti Open Source.
Fornire al documento un contributo monetario. Facendolo si può
anche richiedere cosa si vorrebbe venisse aggiornato, scritto o approfondito nel documento.
Se si tratta di una revisione importante (come scrivere sezioni specifiche per Mandrake o
Caldera) per favore si contatti
Command Prompt, Inc.
Se si è scritto qualcosa e si vuole che contribuisca lo si può spedire a
poet@linuxports.com
Introduzione
Il PPP (Point to Point Protocol) è un meccanismo per creare ed usare
IP (l'Internet Protocol) ed altri protocolli di rete su un collegamento
seriale - sia esso una connessione seriale diretta (usando un cavo
null-modem) su una connessione stabilita con telnet, oppure un
collegamento fatto tramite modem e linee telefoniche (e usando
naturalmente anche linee digitali come ISDN).
Usando PPP si può connettere il proprio PC Linux ad un server PPP ed
accedere alle risorse della rete alla quale è connesso il server
(quasi) come se si fosse connessi direttamente a quella rete.
Si può anche configurare il proprio PC Linux come server PPP,
cosicché gli altri computer possano collegarsi al vostro computer ed accedere
alle risorse del vostro PC (o della vostra rete).
Poiché PPP è un sistema peer-to-peer ("da pari a pari"), si può
usare PPP su due PC Linux per connettere assieme due reti (o una rete
locale con Internet), creando una Wide Area Network (WAN).
Una delle differenze sostanziali tra PPP basato su collegamento seriale e una connessione Ethernet è
ovviamente la velocità - una connessione Ethernet standard opera
teoricamente con una velocità di trasferimento dati (throughput)
massima di 10 o 100 Mbps (Mega - milioni di bit per secondo), mentre un modem
analogico opera a velocità sino a 56 kbps (kilo - migliaia di bit per secondo).
Inoltre, a seconda del tipo di connessione PPP, ci possono essere
alcune limitazioni nell'uso di alcune applicazioni e servizi.
Client e Server
PPP è in sostanza un protocollo peer to peer; non c'è
(tecnicamente) alcuna differenza tra la macchina che fa la chiamata
e la macchina alla quale questa è fatta. Comunque, per amor di
chiarezza, è utile pensare in termini di server e client.
Quando si fa la chiamata verso un sito per stabilire una connessione PPP, si è
un client. La macchina a cui ci si connette è il server.
Quando si configura una macchina Linux per ricevere e gestire
connessioni PPP in ingresso, si sta configurando un server.
Qualsiasi PC Linux può essere sia server che client PPP - anche
contemporaneamente se si ha più di una porta seriale (e modem se
necessario). Come affermato sopra, per come è stato pensato il PPP, non c'è
differenza tra client e server una volta effettuato il collegamento
tra le due macchine.
Questo documento fa riferimento alla macchina che inizia la chiamata
(che fa il dial in) come il CLIENT, mentre la macchina che
risponde al telefono, verifica l'autenticità della richiesta di dial
in (usando nome utente, password e probabilmente altri meccanismi)
sarà indicata come il SERVER.
L'uso del PPP come un client per collegare una o più macchine in Internet
è, probabilmente, quello a cui molti sono interessati - questo significa utilizzare
il proprio PC Linux come client.
La procedura descritta in questo documento permetterà di stabilire e
automatizzare la propria connessione ad Internet.
Questo documento guiderà anche nella configurazione di un PC Linux
come server PPP e nel collegamento di due LAN (con instradamento
completo - full routing) usando PPP (cosa che viene frequentemente
caratterizzata come costituzione di un collegamento WAN - wide area
network).
Differenze tra le distribuzioni Linux
Ci sono molte distribuzioni Linux e tutte hanno le proprie idiosincrasie e metodi per fare le cose.
In particolare, esistono due metodi diversi in cui una macchina Linux (e Unix) praticamente si
avvia, configura le proprie interfacce e così via.
Esistono il sistema di inizializzazione BSD e il
sistema di inizializzazione System V. Se si gira per qualche
newsgroup di Unix, si troveranno occasionali guerre di religione tra i sostenitori dei due sistemi.
Se questo tipo di cose dilettano, ci si diverta a sprecare banda e si partecipi!
Praticamente le distribuzioni usate maggiormente sono
Slackware
che usa il sistema di inizializzazione BSD
Red Hat (e la sua ex associata Caldera)
che usa il sistema di inizializzazione SysV (anche se in una forma leggermente modificata)
Debian
che usa il sistema di inizializzazione SysV
L'inizializzazione in stile BSD tipicamente mantiene i propri file di
inizializzazione in /etc/... e questi file sono:-
/etc/rc
/etc/rc.local
/etc/rc.serial
(e possibilmente qualche altro file)
Di recente, qualche sistema di inizializzazione BSD usa una directory
/etc/rc.d... per conservare i file di inizializzazione invece
di mettere tutto in /etc.
L'inizializzazione System V mantiene i propri file di inizializzazione nelle directory sotto
/etc/... o /etc/rc.d/... e in
diverse sottodirectory sotto a queste:-
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 6 15:12 init.d
-rwxr-xr-x 1 root root 1776 Feb 9 05:01 rc
-rwxr-xr-x 1 root root 820 Jan 2 1996 rc.local
-rwxr-xr-x 1 root root 2567 Jul 5 20:30 rc.sysinit
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 6 15:12 rc0.d
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 6 15:12 rc1.d
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 6 15:12 rc2.d
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 18 18:07 rc3.d
drwxr-xr-x 2 root root 1024 May 27 1995 rc4.d
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 6 15:12 rc5.d
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 6 15:12 rc6.d
Se si deve provare a scoprire dove vengono effettivamente configurati
la propria interfaccia Ethernet e l'instradamento di rete associato,
si dovranno esaminare questi file per trovare i comandi che lo fanno.
Strumenti per la configurazione di PPP
Ci sono molti buoni strumenti disponibili per configurare e usare il PPP su Linux.
Questo documento cercherà di trattare alcuni tra i più popolari, inclusi:
kppp
Uno strumento per KDE per la configurazione di PPP e il collegamento.
WvDial
Un altro programma PPP per Linux, con la particolarità di essere semplice.
RP3...(abbreviazione di RedHat PPP). È un programma di configurazione semplice con
un'interfaccia "wizard"- formula una serie di domande.
Linuxconf
Uno strumento generalizzato per configurare e gestire la propria macchina Linux,
ha una sezione che aiuta a configurare PPP.
Numeri IP
Qualsiasi dispositivo che si connette ad Internet deve avere il
proprio ed unico numero IP. Questi sono assegnati centralmente da
un'autorità designata in ogni paese.
Se si connette una rete locale (LAN) ad Internet, SI DEVE usare
per ognuno dei computer e dei dispositivi presenti nella propria LAN
un numero IP compreso nell'intervallo assegnato. NON SI DEVONO
prendere numeri IP a caso e usarli per connettersi ad un'altra
LAN (a prescindere che sia Internet). Nel caso peggiore semplicemente non
funzionerà affatto e può causare un disastro totale nel caso i
numeri IP 'rubati' interferiscano con le comunicazioni di un altro
computer che sta già usando i numeri IP che ci si è inventati.
Si noti che i numeri IP usati in questo documento (con alcune
eccezioni) sono tra la serie dei 'numeri di reti non connesse' che
sono riservati per l'uso in reti che non sono (né mai saranno)
connesse ad Internet.
Ci sono numeri IP che sono specificatamente dedicati a LAN che non si
connettono ad Internet. Queste sono le sequenze di numeri IP:-
Un Indirizzo di Rete di Classe A
10.0.0.0 (netmask 255.0.0.0)
16 Indirizzi di Rete di Classe B
172.16.0.0 - 172.31.0.0 (netmask 255.255.0.0)
256 Indirizzi di Rete di Classe C
192.168.0.0 - 192.168.255.0 (netmask 255.255.255.0)
Se si ha una LAN per la quale l'autorità responsabile del proprio
paese non ha allocato numeri IP, per le proprie macchine si
dovrebbe usare uno dei numeri di rete delle sequenze suddette.
Questi numeri non dovrebbero mai essere usati su Internet.
Comunque, possono essere usati per la Ethernet locale su una macchina
che è connessa ad Internet. Questo perché i numeri IP in realtà sono
allocati su un'interfaccia di rete, non su un computer. Così, mentre la
propria interfaccia Ethernet può usare 10.0.0.1 (per esempio), quando
ci si aggancia ad Internet usando PPP, alla propria interfaccia PPP
sarà assegnato un altro (e valido) numero IP dal server. Il proprio PC
sarà connesso ad Internet, mentre non lo saranno gli altri computer
nella propria LAN.
Comunque, usando Linux e le funzionalità dell'IP Masquerade (noto
anche come NAT - Network Address Translation) di Linux e il software
ipfwadm, si può connettere la propria LAN ad Internet (con alcune
restrizioni di servizi), anche se non si hanno numeri IP validi per le
macchine nella propria Ethernet.
Per maggiori informazioni su come fare ciò si veda l'IP Masquerade
mini-HOWTO su
Linux IP Masquerade mini HOWTO
Alla maggior parte degli utenti che sono connessi con una macchina
ad un fornitore di servizi Internet tramite PPP non sarà necessario
ottenere un numero IP (o meglio, un numero di rete).
Se si vuole connettere una piccola LAN ad Internet, molti
Internet Service Provider (ISP) possono fornire una sottorete dedicata
(una sequenza specifica di numeri IP) presa dal loro spazio di
indirizzi IP. In alternativa, si usi l'IP Masquerading.
Per gli utenti, che si connettono con un PC ad Internet tramite un
ISP, molti provider usano l'assegnazione dinamica dei numeri
IP. Cioè, come parte del processo di connessione, il servizio PPP che
si contatta dirà alla propria macchina quale numero IP usare per
l'interfaccia PPP durante la sessione corrente. Questo numero non sarà
lo stesso ogni volta che ci si connette all'ISP.
Con i numeri IP dinamici, non si ottiene necessariamente lo stesso numero IP ogni
volta che ci si connette. Questo ha conseguenze per le applicazioni di
tipo server sulla propria macchina Linux come sendmail, ftpd, httpd e
così via. Questi servizi si basano sul presupposto che il computer che
offre il servizio sia accessibile tutte le volte allo stesso numero IP
(o almeno allo stesso fully qualified domain name - FQDN - e che sia
disponibile la risoluzione DNS del nome in indirizzo IP).
Le limitazioni del servizio dovute all'assegnazione dinamica del
numero IP (e modi per aggirarle, dove possibile) sono discusse
successivamente nel documento.
Scopi di questo Documento
Configurazione di un Client PPP
Questo documento fornisce una guida a chi intende usare Linux e il
PPP per la connessione ad un server PPP e la creazione di una
connessione IP usando PPP. Assume che PPP sia stato compilato ed
installato nella propria macchina Linux (ma brevemente ripassa la
riconfigurazione/ricompilazione del kernel per includere il
supporto a PPP).
Sebbene DIP (il metodo standard per creare una connessione SLIP) possa
essere usato per impostare una connessione PPP, gli script DIP sono
generalmente piuttosto complessi. Per questa ragione, questo documento
NON tratta l'uso di DIP per impostare una connessione PPP.
Piuttosto, questo documento descrive il software PPP standard di Linux (chat/pppd).
Collegare due LAN tra loro o una LAN ad Internet usando PPP
Questo documento fornisce le informazioni (di base) per collegare due
LAN tra loro o una LAN ad Internet usando PPP.
Usare strumenti di configurazione intuitivi per configurare il PPP
Ci sono molti strumenti usati per configurare la propria connessione PPP.
Questo documento cercherà di trattare i più comuni e semplici da usare.
Configurazione di un Server PPP
Questo documento fornisce una guida su come configurare il proprio PC
Linux come server PPP (permettendo ad altri di connettervisi e
stabilire una connessione PPP).
Si dovrebbe notare che c'è una miriade di modi per configurare Linux
come un server PPP. Questo documento illustra un metodo - quello usato
dall'autore per impostare diversi piccoli server PPP (ognuno di 16
modem).
Si sa che questo metodo funziona bene. Comunque, non è necessariamente il miglior metodo.
Usare PPP su una connessione diretta null modem
Questo documento fornisce una breve panoramica sull'uso di PPP per
collegare due PC tramite un cavo null modem. In questo modo è anche
possibile connettere altri SO a Linux. Per farlo, si deve consultare la
documentazione per il sistema operativo che interessa.
Questo documento al momento NON tratta...
La compilazione del demone PPP
Si veda la documentazione distribuita assieme alla versione di pppd che si usa.
La connessione e la configurazione di un modem con Linux (in dettaglio)
Si veda il Serial-HOWTO e per l'inizializzazione specifica del modem si veda
Modem Setup Information
per informazioni che possono essere d'aiuto nella configurazione del proprio modem.
L'uso di DIP per stabilire connessioni PPP.
Si usi chat invece...
L'uso di sock o di IP Masquerade.
Esistono già documenti molto buoni che coprono questi due pacchetti.
L'uso di EQL per usare due modem assieme in uno stesso collegamento PPP. Questo è trattato nel
Networking-HOWTO.
Versioni del software trattate
Questo HOWTO assume che si stia usando un kernel Linux 1.2.x con PPP 2.1.2
oppure un kernel 1.3.x/2.0.x/2.2.x con PPP 2.4.0.
Questo HOWTO tratta la versione 1.6.18 di KPPP.
Questo HOWTO tratta la versione 1.41 di WvDial.
Questo HOWTO tratta la versione 0.03 di PPPoE.
Questo HOWTO tratta la versione 1.18 di Linuxconf.
Si cerchi si utilizzare le ultime versioni dei software, in quanto molti bug
vengono corretti con il tempo.
Altri Documenti Utili/Importanti
Gli utenti sono invitati a leggere:-
La documentazione distribuita con il pacchetto PPP.
Le pagine di manuale di chat e pppd;
(si usi man chat e man pppd per vederle).
La Linux Network Administration Guide (NAG);
si veda The Network Administrators' Guide.
Il Net-2/3 HOWTO;
si veda Linux Networking-HOWTO.
La documentazione del kernel di Linux installata in
/usr/src/linux/Documentation quando si installa il codice
sorgente di Linux.
La modem setup information page - si veda
Modem Setup Information.
Gli eccellenti libri su Unix/Linux pubblicati da O'Reilly and
Associates. Si veda O'Reilly and Associates On-Line Catalogue.
Se si è nuovi a Unix/Linux, si corra (non si cammini) al più
vicino negozio di libri di computer e se ne comprino un bel po'!
La PPP-FAQ mantenuta da Al Longyear, disponibile su Linux PPP-FAQ.
Contiene un sacco di informazioni utili nel formato domanda/risposta, molto
utili quando si vuole capire perché il PPP non funziona (correttamente).
Il crescente numero di libri su Linux di diverse case editrici ed autori;
Si consiglia di controllare l'attualità di tali libri. Lo sviluppo di
Linux e le distribuzioni tendono ad evolversi abbastanza rapidamente,
mentre la revisione di libri si muove (solitamente) molto più
lentamente! Comprare un libro eccellente (e ce ne sono tanti) che ora
sia obsoleto causerà considerevole confusione e frustrazione ai nuovi
utenti.
La documentazione associata allo strumento (o strumenti) PPP che si sta (stanno) usando;
La documentazione specifica del pacchetto, di solito facilmente ottenibile,
è spesso la più utile quando si tratta di uno strumento specifico.
In generale il miglior punto di partenza per la documentazione su Linux è
The Linux Documentation Project Home Page.
La tendenza è di revisionare abbastanza regolarmente gli HOWTO.
Sebbene si possa usare questo documento per creare la propria
connessione PPP senza leggere nessuno dei suddetti documenti, leggendoli
si capirà molto di più di quello che si andrà a fare! Si sarà
inoltre in grado di risolvere da soli i problemi (o almeno si porranno
domande più intelligenti nei newsgroup comp.os.linux... o nelle mailing list di Linux).
Questi documenti (oltre ad altri, tra cui le RFC sull'argomento)
forniscono spiegazioni aggiuntive e più dettagliate di quanto possa offrire questo HOWTO.
Se si connette una LAN ad Internet usando PPP, si avrà bisogno di una
ragionevole conoscenza sul networking TCP/IP. In aggiunta ai suddetti
documenti, si potrà trarre un notevole beneficio dai libri della O'Reilly
"TCP/IP Network Administration" e "Building Internet Firewalls"!
Utili Mailing List su Linux
Ci sono molte mailing list su Linux che operano come mezzo di
comunicazione tra gli utenti di diversi livelli di abilità. In ogni
modo si sottoscrivano quelle che più interessano e si collabori
fornendo la propria esperienza e i propri punti di vista.
Un paio di regole: alcune liste sono specificatamente
destinate agli utenti di più alto livello e/o a
particolari argomenti. Mentre nessuno si preoccupa di
chi assiste passivamente alle discussioni (ovvero fa il 'lurk',
seguendo le discussioni ma non postando mai messaggi), è facile invece
ricevere commenti alquanto sgarbati (se non una serie completa di
flame) nel caso in cui si postasse un messaggio da principiante
("newbie") su liste non appropriate.
Questo non perché gli utenti guru odino i nuovi utenti, ma perché
queste liste esistono per discutere argomenti particolari a particolari
livelli di difficoltà.
Ad ogni modo si sottoscrivano le liste aperte, ma si mantengano i
propri commenti su argomenti inerenti alla lista!
Un buon punto di partenza per le mailing list su Linux è
Linux Mailing List Directory
Utility per una Facile Configurazione di PPP
KPPP - Il Programma di Collegamento PPP di KDE
http://devel-home.kde.org/~kppp/index.html
KPPP è un facile strumento per configurare la propria connessione
PPP. Fa parte dell'installazione standard di KDE ed è ben integrato
in questo ambiente.
KPPP possiede inoltre un buon aiuto in linea. Se si clicca con il
tasto destro sulla maggior parte dei pulsanti comparirà un menu con
una voce chiamata "Quickhelp". Cliccando verrà data una
breve descrizione del pulsante su cui si è cliccato.
La videata di apertura di KPPP mostra una lista di tutte le connessioni
disponibili e permette di specificare un nome utente e password
per la connessione.
C'è anche un'opzione "Visualizza Log" ("Show Log Window"). Selezionandola verrà
mostrata una finestra con i log. Questo può essere utile se si sta
provando a fare il debug di una connessione.
Per ora, si clicchi sul pulsante "Impostazioni" ("Setup"). Questo mostrerà la finestra di
configurazione. Ci sono una serie di pannelli in alto. Selezionare quello chiamato "Account" ("Accounts").
Si vedrà una lista di account se ce ne sono di già configurati.
Si selezioni "Nuovo" ("New") dal lato destro. Verrà mostrato un altro menu.
Per prima cosa si specifichi il nome per questa connessione
nel campo "Nome Connessione" ("Connection Name").
Un buon nome potrebbe essere quello del proprio ISP. Si inserisca poi il numero di telefono.
Selezionare il tipo di autenticazione. Se l'ISP non ha specificato
diversamente, si lasci "PAP". Opzionalmente si può salvare la
password, ma può essere rischioso.
Si clicchi sul pannello denominato "IP". Qui si può configurare il proprio indirizzo IP,
sia esso Statico o Dinamico. Si dovrebbe sapere quale usare perché
viene specificato dal proprio ISP. Opzionalmente si può anche specificare
il nome dell'host per questo IP, il che significa che KPPP darà un
nome al vostro computer a seconda del nome che il vostro ISP gli ha dato.
Si clicchi sul pannello denominato "DNS". Qui si può configurare il DNS. Riempire i
vari campi con le informazioni fornite dall'ISP.
Si clicchi sul pannello "Gateway". Qui è possibile configurare l'indirizzo di un gateway o
di un router. Se l'ISP ha specificato l'indirizzo di un gateway o di un router
si selezioni "Gateway Statico" ("Static Gateway") e lo si inserisca nel campo
sottostante. Altrimenti lo si lasci stare. La casella denominata "Assegna il Default
Route a questo gateway" ("Assign the Default Route") dovrebbe essere selezionata.
Il pannello "Script di accesso" ("Login Script") è utile solo se si è
specificato autenticazione "Via script" ("Login Script")
nel pannello "Dial". Se si ha bisogno di usare uno Script di Login lo
si può inserire qui come una serie di comandi. Si selezioni il tipo di
comando che si desidera utilizzare, seguito dall'argomento, poi si clicchi su
"Aggiungi" ("Add"). Cliccare su "Rimuovi" ("Remove") per eliminare il comando selezionato.
Il pannello "Costi telefonici" ("Accounting") permette di tenere traccia del numero di byte che
si spediscono e si ricevono per una determinata connessione. Può essere utile se
il proprio ISP tiene conto della quantità di dati che si usano, e magari
fa pagare in base a quello. Se si desidera calcolare
le spese si selezioni la casella "Abilita calcolo spese telefoniche"
("Enable accounting"). Si può poi selezionare un paese, se si vive in un paese con tasse,
tariffe o altre spese basate sul traffico. Altrimenti, basta selezionare "Byte
in entrata" ("Bytes in"), "Byte in entrata e uscita" ("Bytes in and out") o "Byte in
uscita" ("Bytes out"). Per maggiori informazioni consultare il manuale di KPPP.
Si clicchi OK per terminare la creazione del nuovo account.
Ora tratteremo gli altri pannelli della finestra di configurazione di kppp.
Il seguente è "Dispositivo" ("Device"). Contiene informazioni di configurazione
riguardo il modem. Si può scegliere il dispositivo, il controllo di flusso,
il fine linea [riga! NdT] e la velocità di connessione. Si raccomanda di
non toccare questi parametri a meno che non sia specificato
diversamente dall'ISP. Si può anche specificare un valore per usare un
file di lock per il proprio modem (raccomandato) e un timeout.
Timeout si riferisce al tempo che kppp aspetta prima che ci sia
una risposta dal modem.
Il pannello "Modem" è usato principalmente per fare il debug del modem. Si
può anche regolare il volume del modem. Per maggiori informazioni su questi comandi
si consulti la documentazione di kppp.
Il successivo è il pannello "Varie" ("PPP"). Contiene molte voci utili per configurare
al meglio KPPP a seconda delle proprie esigenze. Il campo "pppd
Timeout" specifica per quanto tempo kppp deve aspettare che pppd attivi
una connessione. L'opzione "Aggiungi al Pannello
appena connesso" ("Dock") serve per aggiungere il programma al pannello di KDE una volta che
la connessione è stata attivata. L'opzione "Richiama automaticamente
alla disconnessione" ("Automatic redial") serve a riattivare automaticamente la
connessione se si viene disconnessi. L'opzione "Mostra orologio" ("Show clock") mostra da quanto tempo si è
connessi. L'opzione "Disconnetti all'uscita da X" ("Disconnect on
X-server shutdown") significa che se si esce da KDE, la connessione viene disattivata.
L'opzione "Esci alla disconnessione" ("Quit on Disconnect") chiude kppp se ci si disconnette
dal proprio ISP. Infine, "Riduci ad icona appena connesso" ("Minimize window on connect") serve per
ridurre ad icona kppp una volta connessi.
Il pannello "Grafico" ("Graph") è utile per conoscere il trasferimento dati (throughput) di kppp. Per
maggiori informazioni su questo si veda la documentazione di kppp.
Si clicchi Ok per uscire da questo menu. Ora ci si assicuri che la propria connessione sia selezionata
nel campo "Connetti a:" ("Connect to:") e si clicchi "connetti" ("connect").
WvDial - Un programma a riga di comando per ppp
Il sito di WvDial è qui
WvDial è un programma a riga di comando per ppp. Ha due componenti principali, wvdialconf
e wvdial. Entrambi devono essere eseguiti come root.
Per prima cosa si deve eseguire wvdialconf. wvdialconf genera un file
di configurazione contenente informazioni sul modem e sull'ISP.
wvdialconf eseguirà una scansione delle porte seriali alla ricerca di un
modem e determinerà le caratteristiche di ogni modem che troverà.
wvdialconf è invocato assieme al nome del file di configurazione di
wvdial - che è sempre /etc/wvdial.conf. Ecco come dovrebbe essere l'output.
[root@blah /root]# wvdialconf newconffile
Scanning your serial ports for a modem.
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 -- OK
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 Z -- OK
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 -- OK
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 -- OK
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 -- OK
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 -- OK
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 +FCLASS=0 -- OK
ttyS1<*1>: Modem Identifier: ATI -- 28800
ttyS1<*1>: Speed 2400: AT -- OK
ttyS1<*1>: Speed 4800: AT -- OK
ttyS1<*1>: Speed 9600: AT -- OK
ttyS1<*1>: Speed 19200: AT -- OK
ttyS1<*1>: Speed 38400: AT -- OK
ttyS1<*1>: Speed 57600: AT -- OK
ttyS1<*1>: Speed 115200: AT -- OK
ttyS1<*1>: Max speed is 115200; that should be safe.
ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 +FCLASS=0 -- OK
ttyS0<*1>: ATQ0 V1 E1 -- ATQ0 V1 E1 -- ATQ0 V1 E1 -- nothing.
Port Scan<*1>: S2 S3
Found a modem on /dev/ttyS1.
Se l'output fosse diverso, si controlli che il modem sia acceso e connesso alla porta seriale.
Una volta eseguito wvdialconf, bisogna modificare il file
/etc/wvdial.conf per inserire il numero di telefono da comporre, il
proprio nome utente e la password.
Si apra /etc/wvdial.conf con il proprio editor di testo preferito. Dovrebbe essere
qualcosa come:
[Dialer Defaults]
Modem = /dev/ttyS1
Baud = 115200
Init1 = ATZ
Init2 = ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 +FCLASS=0
; Phone = 555-1212
; Username = mio_nome_utente
; Password = mia_password
Si rimuovano i ';' e si riempiano i campi appropriati - phone, username e password.
Ora tutto dovrebbe essere a posto per eseguire wvdial.
Si esegua wvdial. Assumendo che il numero di telefono, il nome utente e
la password siano corretti, wvdial ora chiamerà
il proprio ISP. wvdial non uscirà finchè la connessione non
è terminata - si può eseguire un Ctrl-C per terminarla.
wvdial è un programma abbastanza nuovo e non ancora molto testato,
quindi se si va incontro a problemi bisognerebbe contattare gli
autori. Si possono trovare informazioni su come farlo sul
sito indicata sopra.
rp3 - RedHat PPP dialer
Una buona pagina riguardo rp3 è qui.
rp3 è disponibile in ogni sistema RedHat con RedHat 6.2 o successivo.
Si trova nel menu Gnome sotto Internet - chiamato "Dialup Configuration Tool".
Forse è il programma più semplice di quelli trattati in questo HOWTO.
Quando si esegue il programma, viene presentata una finestra che assomiglia a questa:
Si clicchi "Next". Se rp3 non riesce a trovare un modem, proverà a configurarne uno.
In questo caso si selezioni il proprio modem dalla lista e si clicchi "next". Si
dovrebbe vedere una videata che chiede "Username" ("Account name") e un numero di
telefono. Inserire il nome e il numero del proprio ISP. Cliccare "Next".
rp3 chiederà poi il nome utente e la password. Li si inserisca nei campi appropriati
e si clicchi "Next". A questo punto rp3 chiederà se l'ISP è presente nella
lista. Se così fosse, lo si selezioni e si prema next. Altrimenti, si selezioni
"Comune ISP" ("Normal ISP") e si clicchi next.
Questo è tutto! Si clicchi fine per completare la creazione dell'account.
Per attivare una connessione si vada nuovamente nel menu di GNOME e si cerchi sotto Internet
"RH PPP Dialer". Ci si clicchi sopra. Quando viene chiesta
un'interfaccia, si scelga "ppp0". Questo dovrebbe aprire una piccola
finestra. Si clicchi con il tasto destro sulla finestra, poi su "Connessione a ppp0" ("Connect to
ppp0"). Aspettare alcuni secondi, e si è connessi! Per
disconnettersi si clicchi con il tasto destro ancora sulla finestra e poi si clicchi
"Disconnetti" ("Disconnect"). Questo è tutto.
Linuxconf - Programma Linux Universale (quasi) per il collegamento PPP
Homepage di Linuxconf
Per un aiuto in qualunque momento mentre si usa Linuxconf basta cliccare il
tasto aiuto (help). Linuxconf ha un menu contestuale per la maggior parte delle sue funzionalità.
La sezione PPP di Linuxconf è piuttosto semplice. Per prima cosa si apra Linuxconf.
Questo deve essere fatto come root. Ecco un'immagine di Linuxconf in azione:
Si clicchi sulla casella vicino a "Configurazione" ("Config") [NdT: quella con il +!],
poi sulla casella su "Rete" ("Networking") e
infine sulla casella vicino a "Servizi esterni (client task)" ("Client tasks").
Si dovrebbe vedere una voce chiamata "PPP/SLIP/PLIP".
Ci si clicchi sopra. Sul lato destro di Linuxconf si dovrebbe ora vedere un
pannello chiamato "Configurazioni PPP/Slip/Plip" ("PPP/Slip/Plip
configurations"). Dovrebbe esserci un'area sotto a quello, con la lista dei dispositivi PPP
esistenti (se ce ne sono) e altri tre pulsanti sotto.
Si clicchi "Aggiungi" ("Add") per aggiungere una nuova connessione. Verrà chiesto di
selezionare un tipo di interfaccia. Ci si assicuri che sia selezionato "PPP", poi
si prema Accept.
In questo pannello ci sono campi per il numero di telefono, il modem, il nome
utente e la password. Si inseriscano le informazioni appropriate nei campi appropriati e
tutto dovrebbe essere configurato.
Per attivare la connessione PPP, si apra il pannello "Control" sul lato sinistro,
poi si vada su "Pannello di controllo" ("Control Panel"), poi su "Controlla i collegamenti
PPP/SLIP/PLIP" ("Control PPP/SLIP/PLIP Link").
Si dovrebbe vedere una lista di dispositivi PPP. Cliccare su quello appena creato.
Si aprirà una finestra che chiederà se si vuole attivare la connessione.
Cliccare "Sì" ("Yes").
Ci sono anche opzioni di configurazione avanzate, come la velocità del modem,
script di connessione, ecc. Se si desidera configurare uno di questi,
si torni indietro dove all'inizio si era configurata la connessione e
si clicchi sulla connessione che si vuole modificare. Dovrebbe apparire una
schermata con quattro pannelli: Hardware, Comunicazione (Communication), Rete (Networking) e PAP.
È consigliabile non modificare nessuna di queste opzioni a meno che non sia
stato detto dall'ISP o dal produttore del modem. La maggior parte di esse
dovrebbe funzionare bene senza alcuna configurazione addizionale.
Linuxconf ha anche un programma da linea di comando per attivare e disattivare
la connessione:
netconf --connect pppsetup [--fore]
Questo attiverà la connessione. L'opzione --fore significa che rimarrà
in primo piano (in foreground). Altrimenti terminerà sia che la connessione
abbia avuto successo sia se è fallita. Ritornerà 0 se è riuscita,
un numero maggiore nell'altro caso.
netconf --dialctl
Questo mostrerà tutte le connessioni disponibili e il loro stato.
netconf --disconnect pppsetup
Questo chiuderà la connessione.
Risoluzione dei problemi
Ci possono essere diversi motivi per i quali la propria connessione non
funziona - chat non è arrivato correttamente alla fine della sua
esecuzione, si ha una linea disturbata, ecc. Quindi si
controlli nei log di sistema per indicazioni.
Ho compilato il supporto per il PPP nel kernel, ma...
Un problema molto comune è che la gente compila il supporto per il PPP
nel kernel, eppure quando provano a lanciare pppd, il kernel
afferma che non ha il supporto per il ppp! Ci sono diverse ragioni per
le quali questo può accadere.
Si sta facendo il boot con il kernel giusto?
Sebbene si sia ricompilato il supporto per il ppp nel
kernel, non si sta facendo il boot con il nuovo kernel. Questo può succedere
se non si è aggiornato /etc/lilo.conf e rieseguito lilo.
Una buona verifica sul kernel la si può ottenere usando il comando
uname -a, che dovrebbe produrre una riga simile a questa:-
Linux archenland 2.0.28 #2 Thu Feb 13 12:31:37 EST 1997 i586
Questo mostra la versione del kernel e la data della sua compilazione -
che dovrebbero dare un'idea abbastanza precisa di cosa sta succedendo.
Si è compilato il supporto per il ppp come modulo?
Se si è compilato il supporto per il ppp a livello kernel come modulo,
ma non si sono creati ed installati i moduli, allora si può ottenere
questo errore. Si controlli il Kernel-HOWTO e il file README in
/usr/src/linux!
Un'altra possibilità connessa ai moduli è che ci si aspetta che il
modulo sia caricato automaticamente, ma non è in esecuzione il demone
kerneld (che automaticamente carica e scarica i moduli
al volo). Si controlli il kerneld mini-HOWTO per informazioni su come
configurare kerneld.
Si sta usando la versione corretta di PPP per il proprio kernel?
Si deve usare ppp-2.2 con le versioni 2.0.x del kernel. Si può usare
ppp-2.2 con le versioni 1.2.x (se si applica una patch al kernel)
altrimenti si deve usare ppp-2.1.2.
Si sta eseguendo pppd come root?
Se non si esegue pppd come utente root (e pppd non è suid a root), si
può ricevere questo messaggio.
Il mio modem si connette ma il ppp non parte mai
Ci sono innumerevoli variazioni sul tema (si dia un'occhiata a comp.os.linux...).
Un errore MOLTO comune è che si è scritto male qualcosa nei
propri script. L'unica cosa da fare in questo caso è assicurarsi di
registrare nel log di sistema (/var/log/messages) la conversazione di
chat tra il proprio PC Linux e il server e poi analizzarla riga per riga
per essere sicuri che non ci siano errori. Potrebbe essere necessario connettersi manualmente
al server PPP e controllare ancora tutto.
Si devono controllare i prompt reali nel log molto attentamente -
e si tenga bene in mente che noi umani abbiamo la tendenza a
leggere quello che PENSIAMO di aver scritto - non quello che c'è
realmente scritto!
Il log di sistema dice "serial line is not 8 bit clean"
Ci sono anche qui delle varianti - come serial line looped back
ecc., e le cause possono essere diverse.
Per capire cosa sta succedendo è necessario comprendere un
po' di quello che succede dietro le quinte durante l'esecuzione di pppd.
Quando pppd viene avviato, invia pacchetti LCP (Link Control Protocol -
Protocollo di Controllo del Collegamento) alla macchina remota. Se
riceve una risposta valida allora passa allo stadio successivo (usando
pacchetti IPCP - IP Control Protocol Packets - Pacchetti di Protocollo di Controllo IP) e
solo quando questa negoziazione è completa viene avviato lo strato IP
in modo che si possa usare la connessione PPP.
Se non c'è un server ppp funzionante all'estremità remota quando il proprio
PC invia pacchetti lcp, questi vengono riflessi dal processo di login
dell'estremità remota della connessione. Poiché questi pacchetti usano 8 bit, la loro
riflessione causa la soppressione dell'ottavo bit (si ricorda che l' ASCII
è un codice a 7 bit). Il PPP vede questo e si comporta di conseguenza.
Ci sono diverse ragioni per cui può avvenire questa riflessione.
Non si sta facendo correttamente il login nel server
Quando il proprio script di conversazione termina, pppd viene avviato
nel proprio PC. Comunque, se non si è completato il processo di login
nel server (incluso l'invio di un qualsiasi comando necessario per
avviare il PPP nel server), PPP non verrà avviato.
Quindi, i pacchetti lcp sono riflessi e si riceve questo errore.
Si deve controllare attentamente e correggere (se necessario) il
proprio script di conversazione (si veda più indietro).
Non si sta avviando il PPP nel server
Alcuni server PPP richiedono l'inserimento di un comando e/o di un
RETURN dopo il completamento del processo di login prima di avviare il
ppp dal loro lato della connessione.
Si controlli il proprio script di conversazione (si veda più indietro).
Se si fa il login manualmente e si scopre che è necessario inviare un
RETURN per avviare il PPP, si aggiunga semplicemente una coppia di
stringhe attesa/inviata vuote alla fine del proprio script di
conversazione (una stringa vuota in realtà invia un RETURN).
Il processo PPP remoto è lento a partire
Questa è un po' una furbata!
Di default, il proprio pppd è compilato per inviare un massimo di 10
richieste di configurazione lcp. Se il server è un po' lento a
partire, tutte le 10 richieste possono essere spedite prima che il
server sia pronto a riceverle.
Nella propria macchina, pppd si vede tutte le 10 richieste
tornargli indietro (senza l'ottavo bit) ed esce.
Ci sono due modi per aggirare questo problema:-
Aggiungere "lcp-max-configure 30" alle proprie opzioni del
ppp. Questo incrementa il numero massimo di pacchetti di configurazione
lcp che pppd invia prima di uscire. Per server veramente lenti, può
essere necessario incrementare tale numero.
In alternativa, si può essere un po' furbi. Si dovrebbe aver notato
che quando si fa il login a mano nel server PPP e il PPP viene
avviato, il primo carattere ad apparire tra la spazzatura prodotta
dal server ppp è sempre il carattere tilde (˜).
Usando questa conoscenza a priori, si può aggiungere una nuova coppia
di stringhe attesa/inviata alla fine dello script di
conversazione che aspetta una tilde e non invia niente. Dovrebbe assomigliare a:-
\~ ''
Nota: poiché il carattere tilde ha un significato particolare nella
shell, ne deve essere fatto l'escape (e quindi metterci prima un
backslash).
Instradamento predefinito non impostato (Default route not set)
Se pppd si rifiuta di impostare un instradamento predefinito è perché
(abbastanza giustamente) si rifiuta di rimuovere/rimpiazzare un
instradamento predefinito preesistente.
La ragione classica per cui capita questo errore è che alcune
distribuzioni impostano l'instradamento predefinito verso la propria
scheda Ethernet invece di impostare uno specifico instradamento di
rete.
Si veda la Linux NAG ed il Net2/3 HOWTO per informazioni su come
impostare correttamente la propria scheda Ethernet e gli instradamenti
associati.
Un'altra ragione potrebbe essere che la propria LAN usi già un
gateway/router e che la propria tabella di instradamento sia già
impostata per puntare, tramite l'instradamento predefinito, a tale
gateway/router.
Sistemare quest'ultima situazione può richiedere un po' di buone nozioni di
IP networking e va oltre lo scopo di questo HOWTO. Si consiglia di
trovare qualche aiuto esperto (tramite newsgroup o da qualcuno a cui
si possa chiedere e che sia raggiungibile in maniera diretta).
Altri Problemi
Ci sono molte ragioni oltre a queste che possono causare il fallimento
della connessione ppp e/o non farla funzionare correttamente.
Si veda la PPP FAQ (che è veramente una serie di domande e
risposte). È un ampio documento e le risposte SONO lì! Per
mia (triste) esperienza, se le risposte al proprio problema non
solo lì, il problema NON è un errore del ppp! Nel mio caso usavo un
kernel ELF e non avevo aggiornato i moduli correttamente. Ho perso
solamente due giorni (e buona parte di una notte) a maledire quello che
si è rivelato essere un perfetto server PPP prima delle luci
dell'alba!
Panoramica di quello che va fatto per usare come client il PPP
Questo documento contiene un gran numero di informazioni - e aumentano ad ogni versione!
Di conseguenza, questo paragrafo intende fornire una concisa
panoramica delle azioni da fare per far sì che il proprio sistema
Linux possa connettersi come client ad un server PPP.
Ottenere/Installare il software
Se la propria distribuzione Linux non contiene il software per il PPP,
sarà necessario scaricarlo da il demone PPP di Linux.
Si scelga l'ultima versione possibile (2.4.0 al momento della scrittura di questo documento).
Il pacchetto PPP contiene le istruzioni su come compilare ed
installare il software, quindi questo HOWTO non lo spiegherà!
Compilare il supporto per il PPP nel kernel
Il PPP in Linux si compone di due parti
il demone PPP menzionato precedentemente
il supporto nel kernel per il PPP
La maggior parte delle distribuzioni fornisce di default il supporto a livello kernel
per il PPP nei loro kernel di installazione, ma altre non lo fanno.
Se all'avvio il proprio kernel mostra un messaggio simile a
PPP Dynamic channel allocation code copyright 1995 Caldera, Inc.
PPP line discipline registered.
il proprio kernel ha il supporto per il PPP compilato al suo interno.
Detto questo, probabilmente si vorrà comunque compilare il proprio
kernel qualsiasi sia la propria distribuzione, in modo da ottenerne uno
che usi in modo più efficiente le risorse del sistema data la propria
configurazione hardware. Non è male ricordare che il kernel non può mai
essere swappato fuori dalla memoria [NdT: deve risiedere completamente
in memoria principale!] e quindi mantenere il kernel più piccolo
possibile può essere solo un vantaggio nelle macchine con poca memoria.
Questo documento fornisce le istruzioni minime per ricompilare
il kernel nel paragrafo .
Per maggiori dettagli, si veda il Kernel-HOWTO su The Linux Kernel HOWTO
Ottenere informazioni dal proprio ISP
Ci sono un'infinità di modi in cui un server PPP può essere configurato. Per
potersi connettere al proprio ISP (o al server PPP della propria
organizzazione per accedere alla propria intranet), si dovranno
ottenere un po' di informazioni sul funzionamento del server PPP.
Poiché si sta usando Linux, si possono incontrare alcune difficoltà
con il supporto utenti di alcuni ISP (e del server PPP per la intranet al
lavoro) che hanno conoscenza solo di client MS Windows.
Comunque, un numero sempre crescente di ISP usa Linux per fornire il
proprio servizio - e Linux sta penetrando anche nell'ambiente aziendale,
perciò se si è fortunati non si incontreranno resistenze.
Il paragrafo dirà quello che si deve sapere sul server
PPP al quale ci si vuole connettere - e come trovare le informazioni
che è necessario conoscere.
Configurare il modem e la porta seriale
Per potersi connettere ad un server PPP e ottenere la velocità di
trasferimento migliore possibile, il proprio modem deve essere
configurato correttamente.
Similmente, le porte seriali sul proprio modem e computer
devono essere configurate correttamente.
Il paragrafo fornisce informazioni in proposito.
Configurare la Risoluzione da Nome a Indirizzo (DNS)
Oltre ai file che lanciano PPP ed effettuano il login automatico nel
server PPP, c'è un certo numero di file di configurazione che devono
essere impostati per permettere al proprio computer di risolvere
("convertire") nomi come
www.interweft.com.au negli indirizzi IP
effettivamente usati per contattare quel computer. Questi sono:-
/etc/resolv.conf
/etc/host.conf
Paragrafo per dettagli sulla configurazione.
In particolare, NON è necessario che si faccia girare un name
server sul proprio PC Linux per potersi connettere ad Internet
(sebbene lo si possa comunque fare). Tutto quel che si deve conoscere
è l'indirizzo IP di almeno un name server che si possa usare
(preferibilmente quello del proprio ISP).
PPP e Privilegi di root
Siccome stabilire un collegamento PPP tra la propria macchina Linux ed
un altro server PPP richiede la manipolazione dei dispositivi di rete
(l'interfaccia PPP è un'interfaccia di rete) e della tabella di
instradamento del kernel, pppd necessita dei privilegi di root.
Per dettagli si veda il paragrafo .
Verificare i File del PPP della propria distribuzione e impostare le Opzioni del PPP
Ci sono alcuni file di configurazione che devono essere impostati per
rendere operativo il PPP. Nella distribuzione di PPP ci sono alcuni
esempi e questa sezione mostra quali file dovrebbero essere presenti:-
/etc/ppp/options
/etc/ppp/scripts/ppp-on
/etc/ppp/scripts/ppp-on-dialer
/etc/ppp/options.tpl
Può essere necessario creare alcuni altri file a seconda di cosa
esattamente si ha intenzione di fare con PPP:-
/etc/ppp/options.ttyXX
/etc/ppp/ip-up
/etc/ppp/pap-secrets
/etc/ppp/chap-secrets
Inoltre, il demone PPP può usare un numero enorme di opzioni in riga
di comando ed è importante usare quelle giuste; questa sezione quindi
fa una panoramica delle opzioni standard del PPP e aiuta nella scelta
delle opzioni che andrebbero usate.
Per dettagli si veda .
Se il server PPP usa PAP (Password Authentication Protocol - Protocollo di
Autenticazione Password)
Molti server PPP di ISP ed aziende usano PAP. Se il proprio server
non richiede che si usi PAP (se si può fare manualmente il login e
si riceve la richiesta normale di nome utente/password in modo testo il
server non usa PAP) si può tranquillamente saltare questa sezione.
Invece di fare il login nel server usando il nome utente e la password
quando richieste per entrare nel server, un server PPP che usa PAP non
richiede un login in modo testo.
Le informazioni per l'autenticazione dell'utente vengono invece
scambiate come parte del protocollo di controllo di connessione (link
control protocol - LCP) che costituisce la prima parte
dell'instaurazione del collegamento PPP.
Il paragrafo fornisce informazioni sui file da
impostare per stabilire una connessione PPP usando PAP.
Connettersi a mano ad un server PPP
Dopo aver impostato i file di base, è buona norma verificarli
connettendosi a mano (usando minicom o seyon) e lanciando pppd sulla
propria macchina Linux.
Si veda il paragrafo per tutti i dettagli.
Automatizzare la propria Connessione PPP
Una volta in grado di connettersi a mano, ci si può concentrare sulla
creazione di una serie di script che automatizzerà l'instaurazione
della connessione.
Il paragrafo tratta la
configurazione degli script necessari, concentrandosi particolarmente
su chat e sullo script di login al server PPP.
Questa sezione discute gli script per l'autenticazione con nome
utente/password così come gli script per i server con
autenticazione PAP/CHAP.
Chiudere la connessione
Una volta che la connessione è stabilita e funzionante, si deve essere
in grado di disattivarla.
Questo è trattato nel paragrafo .
Se si hanno problemi
Molti hanno problemi a far funzionare direttamente il PPP. Le
variazioni nei server PPP e in come questi richiedono sia configurata
la connessione sono enormi. Similmente, ci sono molte opzioni per PPP -
e addirittura alcune combinazioni di queste non funzionano assieme.
Oltre ai problemi di login e di avvio del servizio PPP, ci sono problemi
con i modem e anche con le linee telefoniche!
Il paragrafo fornisce alcune informazioni
basilari sugli errori comuni, su come isolarli e correggerli.
NON è pensato per fornire altro che le
informazioni basilari. Al Longyear mantiene la PPP-FAQ che
contiene molte più informazioni su questo argomento!
Dopo che la connessione è stabilita
Una volta che la connessione PPP è operativa (precisamente, una volta che il
livello IP è operativo), il PPP di Linux può eseguire automaticamente
(come root) uno script per effettuare qualsiasi
funzione che si possa scrivere in uno script.
Il paragrafo fornisce informazioni sullo script
/etc/ppp/ip-up, sui parametri che riceve da PPP e su come usarlo
per fare operazioni come scaricare la posta dal proprio ISP, spedire
qualsiasi email nella coda di attesa di trasmissione della propria
macchina e così via.
Problemi con i servizi IP standard su una connessione PPP a numero IP Dinamico
Come notato nell'introduzione, i numeri IP dinamici hanno conseguenze
sulla capacità del proprio PC Linux di funzionare come server su Internet.
Il paragrafo fornisce informazioni sui
(principali) servizi che ne risentono e su cosa si può fare
(se qualcosa è possibile) per ovviare a questi problemi.
Mantenere una connessione permanente alla rete con pppd.
Se si è abbastanza fortunati da possedere una connessione semipermanente alla rete e
si volesse fare in modo che la macchina riattivi la connessione PPP automaticamente
se viene persa, allora ecco un semplice espediente.
Si configuri PPP in modo che possa essere avviato dall'utente root
con il comando:
# pppd
Ci si assicuri di avere l'opzione
'-detach' configurata nel proprio file
/etc/ppp/options. Si inserisca poi la seguente riga nel file
/etc/inittab, in fondo con le definizioni di getty:
pd:23:respawn:/usr/sbin/pppd
Questo farà in modo che l'init esegua e controlli il programma
pppd e che lo riavvi automaticamente se termina.
Configurare il proprio Kernel Linux
Per poter usare PPP, il proprio kernel Linux deve essere compilato
per includerne il supporto. Ci si procuri il codice sorgente del kernel
Linux se non lo si ha già - in un file system standard
di Linux si trova in /usr/src/linux.
Si controlli questa directory - molte distribuzioni Linux
installano l'albero dei sorgenti (i file e le sottodirectory) come
parte del processo di installazione.
All'avvio, il kernel Linux visualizza un gran numero di informazioni.
Tra queste ci sono quelle relative al PPP, se il kernel ne include il supporto.
Per vedere queste informazioni si veda il file di log di sistema o si usi
dmesg | less
per visualizzare le informazioni sullo schermo. Se il proprio kernel include il
supporto per il PPP si vedranno righe come
PPP Dynamic channel allocation code copyright 1995 Caldera, Inc.
PPP line discipline registered.
(questo è per la serie 2.x.x del kernel Linux).
I sorgenti del kernel Linux possono essere reperiti via ftp da
sunsite.unc.edu o da uno dei suoi siti mirror.
Installare i sorgenti del Kernel Linux
Quanto segue sono brevi istruzioni per procurarsi ed installare
i sorgenti del kernel Linux. Informazioni più complete possono essere reperite
da The Linux Kernel HOWTO.
Per poter installare e compilare il kernel Linux, si deve avere accesso come root.
Fare cd /usr/src.
Controllare in /usr/src/linux per vedere se
si hanno già i sorgenti installati.
Se non si hanno i sorgenti, li si prenda dalla directory dei sorgenti del kernel Linux
o nel mirror più vicino.
Si scelga la directory opportuna - v2.0 se si sta utilizzando un kernel 2.0.x
o v2.2 se si sta utilizzando un kernel 2.2.x.
Se si cerca una delle prime versione del kernel (come la 1.2.x),
queste sono conservate nella directory dei sorgenti dei vecchi kernel Linux.
Si scelga il kernel appropriato - solitamente il più recente
disponibile è quello che si sta cercando. Lo si scarichi e si metta il file tar
dei sorgenti in /usr/src.
Nota: un file 'tar' è un archivio - probabilmente compresso (come
lo sono i file tar dei sorgenti del kernel Linux) contenente
molti file in diverse directory. È l'equivalente Linux di un file zip
multidirectory di DOS.
Se si hanno già i sorgenti di Linux installati ma si sta aggiornando a un nuovo
kernel si devono rimuovere i vecchi sorgenti. Si usi il comando
rm -rf /usr/src/linux.
Ora si decomprimano e si estraggano i sorgenti usando il comando
tar xzf linux-X.X.XX.tar.gz
dove "X.X.XX" è la versione del kernel che si è scaricato.
Ora, si faccia cd /usr/src/linux e si legga il file README.
Questo contiene un'eccellente spiegazione su come configurare e compilare
un nuovo kernel. Lo si legga (è una buona idea stamparlo per
averne una copia sotto mano durante la compilazione, finché non la si
è fatta abbastanza volte da sapere come funziona la cosa).
Conoscere il proprio hardware
Si DEVE sapere quali schede/dispositivi ci sono
all'interno nel proprio PC se si sta per ricompilare il kernel!!!
Per alcuni dispositivi (come le schede audio) ci sarà bisogno di conoscere
anche le diverse impostazioni (come IRQ, indirizzi di I/O e così via).
Compilazione del kernel - il kernel Linux 1.2.13
Per iniziare il processo di configurazione, si seguano le istruzioni
del file README per installare correttamente i sorgenti. La configurazione
del kernel viene avviata con...
make config
Per poter usare PPP si deve configurare il kernel per includerne il supporto
(PPP ha bisogno SIA di pppd CHE del supporto nel kernel).
PPP (point-to-point) support (CONFIG_PPP) [n] y
Si risponda alle altre domande del make config a seconda dell'hardware
nel proprio PC e delle caratteristiche del sistema operativo Linux
che si vogliono. Si continui poi nella lettura del README per
compilare ed installare il nuovo kernel.
Il kernel 1.2.13 crea solo 4 dispositivi (device) PPP. Per le schede seriali
multiporta ci sarà bisogno di modificare i sorgenti del PPP del kernel per
avere più porte. (Si veda il file README.linux distribuito assieme a
PPP-2.1.2 per tutti i dettagli sulle semplici modifiche da fare).
Nota: il processo di configurazione dell'1.2.13 NON permettere di
tornare indietro - se si fa un errore rispondendo ad una domanda
durante il processo make config,
si esca premendo CTRL C e si ricominci.
Compilazione del kernel - i kernel Linux 1.3.x, 2.0.x e 2.2.x
Per Linux 1.3.x, 2.0.x e 2.2.x si può usare un processo simile a quello per
Linux 1.2.13. Ancora, si seguano le istruzioni del file README per
installare correttamente i sorgenti. Il processo di configurazione si avvia con...
make config
Comunque, si ha anche la possibilità di usare...
make menuconfig
Questo fornisce un sistema di configurazione a menu con un aiuto in
linea che permette di spostarsi avanti e indietro nel processo di configurazione.
C'è anche un'interfaccia di configurazione altamente consigliata basata su X window...
make xconfig
Si può compilare il supporto per il PPP direttamente dentro al kernel
oppure come modulo caricabile.
Se si usa PPP solo per un po' di tempo in cui la propria macchina Linux è
operativa allora si raccomanda di compilare il supporto per il
PPP come modulo. Usando 'kerneld' il proprio kernel caricherà
automaticamente i moduli richiesti per fornire il supporto per il PPP
quando si lancia il processo di connessione con PPP. Questo fa
risparmiare porzioni importanti di memoria: nessuna parte del kernel
può essere messa in swap, ma i moduli caricabili sono automaticamente
rimossi se non sono in uso.
Per fare questo si deve abilitare il supporto per i moduli caricabili (loadable module support):-
Enable loadable module support (CONFIG_MODULES) [Y/n/?] y
Per aggiungere il supporto nel kernel per il PPP si risponda alla
seguente domanda:-
PPP (point-to-point) support (CONFIG_PPP) [M/n/y/?]
Per un modulo caricabile del PPP, si risponda M, altrimenti per
compilare il PPP dentro al kernel si risponda Y.
Diversamente dal kernel 1.2.13, il kernel 2.0.x crea dispositivi PPP al
volo quando sono necessari e non è più necessario modificare i
sorgenti per incrementare il numero di dispositivi PPP disponibili.
Nota su PPP-2.x e /proc/net/dev
Se si usa PPP-2.x si scoprirà che un effetto collaterale della
creazione 'al volo' dei dispositivi PPP è che nessun dispositivo viene
mostrato nel file system /proc/net
finché il dispositivo non è creato facendo partire pppd:-
[hartr@archenland hartr]$ cat /proc/net/dev
Inter-| Receive | Transmit
face |packets errs drop fifo frame|packets errs drop fifo colls carrier
lo: 92792 0 0 0 0 92792 0 0 0 0 0
eth0: 621737 13 13 0 23 501621 0 0 0 1309 0
Una volta avviati uno o più servizi ppp, si vedranno delle voci così
(da un server ppp):-
[root@kepler /root]# cat /proc/net/dev
Inter-| Receive | Transmit
face |packets errs drop fifo frame|packets errs drop fifo colls carrier
lo: 428021 0 0 0 0 428021 0 0 0 0 0
eth0:4788257 648 648 319 650 1423836 0 0 0 4623 5
ppp0: 2103 3 3 0 0 2017 0 0 0 0 0
ppp1: 10008 0 0 0 0 8782 0 0 0 0 0
ppp2: 305 0 0 0 0 297 0 0 0 0 0
ppp3: 6720 7 7 0 0 7498 0 0 0 0 0
ppp4: 118231 725 725 0 0 117791 0 0 0 0 0
ppp5: 38915 5 5 0 0 28309 0 0 0 0 0
Considerazioni generali sulla configurazione del kernel per il PPP
Se si sta configurando un PC Linux per fare da server PPP si deve
compilare il supporto per l'IP forwarding. Questo è necessario anche se
si vuole usare Linux per collegare delle LAN assieme o per connettere
la propria LAN ad Internet.
Se si sta collegando una LAN ad Internet (o si collegano assieme due LAN)
si dovrebbe essere ben coscienti delle problematiche sulla sicurezza.
L'aggiunta del supporto per i firewall IP nel kernel probabilmente è
un DOVERE!
Questo sarà necessario anche se si vuole usare IP masquerade per
connettere una LAN che usa uno dei suddetti numeri di rete IP 'non
connessi'.
Per abilitare l'IP Masquerade e l'IP firewalling si DEVE
rispondere affermativamente alla prima domanda nel processo
make config:-
Prompt for development and/or incomplete code/drivers (CONFIG_EXPERIMENTAL)?
Mentre questo potrebbe sembrare un po' fuori luogo ai nuovi utenti, molti
utenti Linux stanno usando attivamente le caratteristiche di IP Masquerade e
IP firewalling dei kernel Linux 2.0.x o 2.2.x senza alcun problema.
Una volta installato il nuovo kernel e riavviata la macchina, si può
cominciare a configurare e a testare il collegamento (o i collegamenti) PPP.
Ottenere le Informazioni necessarie sul server PPP
Prima di poter stabilire una connessione PPP con un server è necessario ottenere
le seguenti informazioni (dall'amministratore/supporto utenti del server PPP):-
Il o i numeri telefonici da comporre per il servizio
Se si è dietro ad un PABX è necessario conoscere anche il numero PABX
che abilita le chiamate esterne - solitamente è lo zero (0) o il nove (9).
Il server usa numeri IP DINAMICI o STATICI?
Se il server usa numeri IP STATICI, allora è necessario conoscere
quale numero IP usare per la propria estremità della connessione
PPP. Se il proprio ISP fornisce una sottorete di numeri IP validi,
bisogna conoscere anche quali numeri IP è possibile usare e qual è la
maschera di rete (netmask).
La maggior parte degli Internet Service Provider usa numeri IP
DINAMICI. Come detto in precedenza, questo ha qualche implicazione
in termini di servizi che si possono usare.
Comunque, anche se si stanno usando numeri IP STATICI, la maggior parte
dei server PPP non permetterà mai (per ragioni di sicurezza) ad un
client di specificare un numero IP, in quanto rischioso. Si
deve avere questa informazione!
Quali sono i numeri IP dei Domain Name Server dell'ISP?
Dovrebbero essere almeno due sebbene ne serva solo uno.
A questo punto ci potrebbe essere un problema. La configurazione del PPP di MS
Windows 95 permette che l'indirizzo del DNS sia passato al client come parte
del processo di connessione. Quindi il proprio ISP (o il supporto clienti) potrebbe
benissimo dire che non c'è la necessità di conoscere gli indirizzi dei server DNS.
Per Linux, si DEVE conoscere l'indirizzo di almeno un
DNS. L'implementazione del PPP in linux non permette di impostare
dinamicamente il numero IP del DNS durante la connessione - e
probabilmente non lo farà mai.
Nota: mentre Linux (come client PPP) non può accettare
l'indirizzo del DNS da un server, può, quando funziona come server,
passare l'informazione ai client usando l'opzione
dns-addr di pppd.
Il server richiede l'uso di PAP/CHAP?
Se questo è il caso si deve conoscere "id" e "secret" da usare durante
la connessione. (Probabilmente sono il nome utente e la password nel proprio ISP).
Il server avvia automaticamente PPP o si deve fornire un
qualche comando per far partire il PPP una volta fatto il login?
Se si deve dare un comando per avviare PPP, qual è?
Il server è un sistema Microsoft Windows NT e, se è così, usa il sistema MS PAP/CHAP?
Molte LAN di aziende usano MS Windows NT in questo modo per aumentare la sicurezza.
Ci si annoti con cura queste informazioni - tra un po' verranno usate!
Configurare il modem e la porta seriale
Ci si dovrebbe assicurare che il proprio modem sia impostato
correttamente e di conoscere la porta seriale alla quale è connesso.
Si ricorda...
DOS com1: = Linux /dev/cua0 (e /dev/ttyS0)
DOS com2: = Linux /dev/cua1 (e /dev/ttyS1)
eccetera
Non è male anche ricordare che se si hanno 4 porte seriali, la
configurazione predefinita dei PC è di avere la com1 e la com3 che
condividono IRQ4 e la com2 e la com4 che condividono IRQ3.
Se si hanno dispositivi su porte seriali standard che condividono un
IRQ con il proprio modem, si avranno dei problemi. Ci si deve
assicurare che la porta seriale a cui è connesso il modem abbia un suo,
unico IRQ. Molte schede seriali moderne (e le porte seriali delle schede
madri di miglior qualità) permettono di spostare l'IRQ delle porte seriali.
Se si sta usando un kernel Linux versione 2, si può controllare quali IRQ
sono in uso con cat /proc/interrupts, che produrrà un output
simile a
0: 6766283 timer
1: 91545 keyboard
2: 0 cascade
4: 156944 + serial
7: 101764 WD8013
10: 134365 + BusLogic BT-958
13: 1 math error
15: 3671702 + serial
Qui è mostrata una porta seriale sull'IRQ4 (un mouse) ed una porta
seriale sull'IRQ15 (la connessione PPP permanente via modem ad
Internet). Ci sono anche le porte seriali com2 su IRQ3, e com4 su
IRQ14, ma siccome non sono utilizzate non vengono mostrate.
Si faccia attenzione - bisogna sapere quello che si fa quando si gioca con gli
IRQ! Non solo si deve aprire il computer, estrarre le schede e giocare con i
ponticelli (jumper), ma si deve sapere cosa c'è su un determinato IRQ. Nel mio
caso ho un PC totalmente basato su SCSI, così posso disabilitare le interfacce
IDE sulla scheda madre che normalmente usano gli IRQ14 e 15!
Si dovrebbe anche tenere presente che se il proprio PC si avvia anche con
altri sistemi operativi, lo spostamento degli IRQ può far sì che tali
sistemi operativi non si avviino correttamente - o che non si avviino
affatto!
Se si spostano le porte seriali su IRQ non standard, allora bisogna
dire a Linux quale IRQ ogni porta sta usando. Questo è fatto usando
"setserial" ed è meglio farlo durante la
sequenza di avvio del sistema in rc.local
o rc.serial che viene chiamato da
rc.local oppure come parte
dell'inizializzazione SysV. Per la macchina descritta in precedenza
i comandi usati sono...
/bin/setserial -b /dev/ttyS2 IRQ 11
/bin/setserial -b /dev/ttyS3 IRQ 15
Comunque, se si stanno usando moduli per le seriali caricati
dinamicamente quando necessario dal processo kerneld,
non si possono impostare gli IRQ ed il resto e poi dimenticarsene una
volta avviato il sistema. Questo perché se il modulo della seriale è
scaricato, Linux si dimentica le impostazioni speciali.
Quindi, se si fa caricare il modulo per le seriali su richiesta, bisogna
riconfigurare gli IRQ ed il resto ogni volta che il modulo viene caricato.
Una nota su porte seriali e velocità
Se si sta usando un modem (esterno) ad alta velocità (14,400 Baud o
superiore), la propria porta seriale deve essere in grado di gestire il
flusso di dati che un tale modem è in grado di produrre, in
particolare quando il modem sta comprimendo i dati.
Questo richiede che la propria porta seriale usi un UART (Universal
Asynchronous Receiver Transmitter - Ricevitore Trasmettitore Asincrono
Universale) moderno come un 16550(A). Se si sta usando una vecchia macchina
(o una vecchia scheda seriale), è abbastanza probabile che la propria
porta seriale abbia solamente un UART 8250, che causerà considerevoli
problemi quando utilizzata con un modem ad alta velocità.
Si usi il comando...
setserial -a /dev/ttySx
per far sì che Linux riporti il tipo di UART in proprio possesso. Se non si ha un
UART del tipo 16550A, si investa in una nuova scheda seriale (disponibile a meno di
50$). Una volta acquistata una nuova scheda, ci si assicuri di poterne spostare gli IRQ!
Nota: la prima versione del chip UART 16550 aveva un errore. Questo è
stato scoperto quasi subito ed è stata rilasciata una revisione del
chip - l'UART 16550A. Un numero relativamente basso di chip difettosi
è comunque in circolazione. Non è facile incontrarne uno, ma comunque
si dovrebbe cercare una conferma che sia un 16550A, in particolare per
schede abbastanza pregiate.
Nomi delle Porte Seriali
Storicamente, Linux usava i dispositivi cuaX per le chiamate
in uscita (dial out) e ttySx per le chiamate in entrata (dial in).
La porzione del kernel che richiedeva questo è stato cambiato nella
versione 2.0.x del kernel ed ora si dovrebbero usare
ttySx sia per il dial in che per il dial out.
Da quel che ho capito i dispositivi cuaX
potrebbero benissimo sparire in una versione futura del kernel.
Configurare il modem
Sarà necessario configurare correttamente il proprio modem per PPP - per
farlo SI LEGGA IL MANUALE DEL PROPRIO MODEM! La maggior parte
dei modem ha delle impostazioni predefinite dal costruttore
che selezionano le opzioni richieste per il PPP. La configurazione minima richiede:-
Controllo di flusso hardware (RTS/CTS) (&K3 in
molti modem Hayes)
Altre impostazioni (in comandi standard Hayes) che si dovrebbero controllare sono:
E1 Command/usr/src/linux-2.0.27/include/linux/serial.h Echo ON (richiesto per il funzionamento di chat).
Q0 Report result codes (richiesto per il funzionamento di chat).
S0=0 Auto Answer OFF (a meno che non si voglia che il proprio modem risponda al telefono).
&C1 Carrier Detect ON solo dopo la connessione.
&S0 Data Set Ready (DSR) sempre ON.
(depends) Data Terminal Ready.
Esiste un sito che offre le impostazioni di una varietà
in continua crescita di modem, costruttori e modelli su Modem setup information che può tornare utile in questa operazione.
Non è male neppure investigare sul funzionamento dell'interfaccia
seriale del modem usata per connetterlo al proprio computer. La
maggior parte dei modem permette di far funzionare l'interfaccia seriale
a velocità FISSA, mentre lasciano all'interfaccia con la linea
telefonica la possibilità di variare la sua velocità in modo da usare
quella più alta che sia lei che la corrispondente nel modem remoto
riescano a gestire.
Questo è noto come funzionamento "split speed". Se il proprio modem lo
supporta, si blocchi l'interfaccia seriale del modem alla velocità
più alta disponibile (di solito 115200 baud ma forse
38400 baud per i modem a 14400).
Si usi il proprio software di comunicazione (p.e. minicom o seyon)
per trovare la configurazione del proprio modem e per impostare quanto
richiesto per il PPP. Molti modem ritornano le loro impostazioni
correnti in risposta ad AT&V, ma si
dovrebbe consultare il manuale del proprio modem.
Se fate disordine con le impostazioni, si può ritornare alle
impostazioni sane (solitamente) dando il comando
AT&F - riporta il modem alle
impostazioni del costruttore. (Per la maggior parte dei
modem che ho incontrato, le impostazioni di fabbrica includono tutto
quello che serve per il PPP - ma si dovrebbe controllare).
Una volta scoperta la stringa di configurazione richiesta dal modem,
la si annoti da qualche parte. Ora si deve prendere una decisione: si possono
immagazzinare queste impostazioni nella memoria non volatile del modem
in modo da poter essere richiamate con il comando AT appropriato, oppure
si possono passare le impostazioni corrette al modem come parte del
processo di composizione del numero di PPP.
Se si usa il proprio modem solamente da Linux per chiamare il proprio
ISP o server aziendale, la cosa più semplice sarà salvare la
configurazione del modem nella RAM non volatile.
Se d'altra parte, il proprio modem è usato da altre applicazioni e
sistemi operativi, è più sicuro passare le informazioni al modem ogni
volta che viene fatta la chiamata in modo da garantire che il modem sia
sempre nello stato corretto per la chiamata. (Questo ha anche il vantaggio
aggiuntivo di registrare la stringa di configurazione del modem nel
caso il modem perda il contenuto della RAM-NV, che può sempre succedere).
Note sul Controllo di Flusso Seriale
Quando i dati viaggiano su linee di comunicazione seriale, può
capitare che i dati arrivino più velocemente di quanto il computer
possa gestire (il computer potrebbe essere occupato a fare
qualcos'altro - si ricordi che Linux è un sistema operativo
multi-utente e multi-processo). Per poter assicurare che i dati non
vengano persi (ovvero che i dati non superino la capacità del buffer
d'ingresso e quindi vengano persi), sono necessari alcuni metodi per
controllare il flusso di dati.
Sulle linee seriali ci sono due modi per farlo:-
Usando segnali hardware (Clear To Send/Request To Send - CTS/RTS).
Usando segnali software (control S e control Q, noti anche come XON/XOFF).
Mentre l'ultimo può andare bene per il collegamento di un terminale
(testo), i dati in un collegamento PPP usano tutti gli 8 bit - ed è
abbastanza probabile che da qualche parte nei dati ci siano dei byte
di dati che corrispondono a control S e control Q. Quindi, se il modem
è impostato per usare il controllo di flusso software, le cose possono
rapidamente andare in sfacelo!
Per le connessioni ad alta velocità che usano PPP (che usa dati a 8
bit) il controllo di flusso hardware è vitale ed è per questa ragione
che si deve usare questo tipo di controllo di flusso.
Verificare il proprio modem per le chiamate in uscita
Ora che si è configurato il modem e la porta seriale, è una
buona idea assicurarsi che queste impostazioni facciano realmente il
loro lavoro, chiamando il proprio ISP e verificando di potersi connettere.
Usando un pacchetto di comunicazione (come minicom), si imposti
l'inizializzazione richiesta per il PPP e per chiamare il server PPP al
quale ci si vuole connettere tramite una sessione PPP.
(Nota: a questo punto NON stiamo provando a fare una connessione
PPP - ma solo verificando di avere il numero di telefono giusto e di
scoprire esattamente cosa il server ci risponde per poter poi
fare il login ed avviare il PPP).
Durante questo processo, si catturi (registrandolo su un file)
l'intero processo di login oppure si annoti accuratamente
(molto accuratamente) esattamente quello
che il server risponde per fare capire che è il momento di inserire il proprio nome
utente e la propria password (e qualsiasi altro comando necessario
per stabilire una connessione PPP).
Se il proprio server usa PAP, non si dovrebbe vedere una richiesta di
login, ma sul proprio schermo si dovrebbe invece vedere la
rappresentazione in modo testo del protocollo di controllo della
connessione (che assomiglia tanto a della spazzatura)
[NdT: righe con caratteri casuali e cose del genere!].
Qualche avvertenza:-
Alcuni server sono abbastanza intelligenti: si può fare il login
usando nome/password in modo testo OPPURE usando PAP. Quindi se il
proprio ISP o server aziendale usa PAP ma non si vede la spazzatura
partire immediatamente, non vuol dire che si è fatto qualcosa di sbagliato.
Alcuni server richiedono che inizialmente si immetta un po' di
testo e poi avviano una sequenza PAP standard.
Alcuni server PPP sono passivi - ovvero stanno lì semplicemente
non spedendo niente finché il client che sta facendo la chiamata non
spedisce loro un pacchetto lcp valido. Se il server PPP a cui ci si sta
connettendo opera in modo passivo, non si vedrà mai la spazzatura!
Alcuni server non avviano il PPP finché non si preme ENTER,
quindi non sarebbe male provare a farlo se ci si è connessi
correttamente ma non si vede la spazzatura!
Non è male connettersi almeno un paio di volte - alcuni server
cambiano i loro prompt (p.e. con il passare del tempo!) ogni volta
che ci si connette. I due prompt critici che la propria macchina Linux ha
necessità di identificare ogni volta che si fa la connessione sono:-
il prompt che richiede di inserire il proprio nome utente;
il prompt che richiede di inserire la propria password;
Se si deve lanciare un comando per avviare il PPP nel server, è
necessario trovare anche il prompt che il server dà una volta che si è
fatto il login per dire che ora è possibile inserire il comando per lanciare
il ppp.
Se il proprio server lancia automaticamente il PPP una volta fatto il login,
si inizierà a vedere un po' di spazzatura sullo schermo - queste sono
le informazioni che il server sta spedendo per avviare e configurare
la connessione PPP.
Dovrebbero essere qualcosa di questo tipo:-
~y}#.!}!}!} }8}!}$}%U}"}&} } } } }%}& ...}'}"}(}"} .~~y}
(e così via!)
Su alcuni sistemi il PPP deve essere esplicitamente avviato sul
server. Questo di solito si ha perché il server è stato configurato per
permettere sia il login in PPP che il login con una shell usando la
stessa coppia nome utente/password. Se questo è il proprio caso, si
inserisca il comando una volta effettuato il login. Anche in questo
caso, si vedrà della spazzatura non appena viene avviato il lato
server della connessione PPP.
Se non si vede la spazzatura immediatamente dopo la connessione (e
nemmeno dopo il login e l'avvio manuale del server PPP, se richiesti)
si prema Enter per vedere se questo avvia il server PPP.
A questo punto, si può "riagganciare" [NdT: nel senso della cornetta
del telefono!] il proprio modem (solitamente, battendo velocemente
+++ e poi dando il comando ATHO una volta
che il modem ha risposto con OK).
Se non si riesce a fare funzionare il proprio modem, si legga il
manuale, le pagine man del software di comunicazione e il Serial
HOWTO! Una volta fatto questo, si rifaccia quanto spiegato in precedenza.
Configurare la Risoluzione da Nome a Indirizzo (DNS)
Mentre agli umani piace dare nomi alle cose, i computer preferiscono di
molto i numeri. Su una rete TCP/IP (quello che è Internet),
chiamiamo le macchine con un nome particolare - e ogni macchina vive
in un particolare dominio. Per esempio, la mia workstation Linux si chiama
archenland e risiede nel dominio interweft.com.au.
Il suo indirizzo "umano" è quindi archenland.interweft.com.au (che è noto come FQDN
- fully qualified domain name).
Comunque, quando i computer comunicano attraverso Internet, affinché
questa macchina possa essere trovata dagli altri computer su Internet,
è in realtà nota con il suo numero IP.
La traduzione (risoluzione) del nome (e del dominio) della macchina
nei numeri realmente usati su Internet è compito di macchine che
offrono il servizio di Domain Name (Domain Name Service).
Quello che succede è questo:-
la propria macchina ha bisogno di sapere l'indirizzo IP di un
particolare computer. L'applicazione che richiede questa informazione
chiede al 'risolutore' (resolver) nel proprio PC Linux di fornire
quest'informazione;
il risolutore interroga il file locale degli host (/etc/hosts
e/o i domain name server di cui è a conoscenza); l'esatto comportamento del risolutore
è determinato da /etc/host.conf;
se la risposta è trovata nel file degli host, ne viene ritornato il valore in risposta;
se è specificato un domain name server, il proprio PC interroga questa macchina;
se la macchina DNS sa già il numero IP per il nome richiesto, lo
ritorna in risposta. Se così non è, interroga altri name server in
Internet per trovare l'informazione. Il name server poi passa questa
informazione al risolutore - che la dà all'applicazione che ne aveva fatto
richiesta.
Quando si fa una connessione PPP, si deve dire alla propria macchina
Linux dove andare a prendere le informazioni sulla conversione da nome
a numero IP (risoluzione dell'indirizzo - address resolution) in
modo che noi possiamo usare i nomi delle macchine ma il nostro
computer possa tradurli nei numeri IP di cui ha bisogno per fare il
proprio lavoro.
Un metodo è quello di inserire ogni host con il quale si vuole dialogare nel
file /etc/hosts (il che è in realtà totalmente
impossibile se si è connessi ad Internet); un altro è di usare i
numeri IP delle macchine invece dei loro nomi (un esercizio di memoria
impossibile tranne che per le LAN più piccole).
Il metodo migliore è configurare Linux in modo che sappia dove andare a prendere
queste informazioni nome/numero - automaticamente. Questo servizio è fornito dai
sistemi Domain Name Server (DNS). Tutto quello che è necessario fare è inserire
il numero (o i numeri) IP dei domain name server nel file /etc/resolv.conf.
Il file /etc/resolv.conf
L'amministratore o il servizio assistenza del proprio server PPP
dovrebbe aver fornito due numeri IP di DNS (solo uno è necessario -
ma due danno un po' di ridondanza in caso di problemi).
Come menzionato in precedenza, Linux non può impostare il numero IP del proprio
name server nel modo in cui lo fa MS Windows 95. Quindi si deve insistere
(gentilmente) in modo che il proprio ISP fornisca questa informazione!
Il proprio /etc/resolv.conf dovrebbe
essere qualcosa di simile a:-
domain nome.di.dominio.del.proprio.isp
nameserver 10.25.0.1
nameserver 10.25.1.2
Si modifichi questo file (creandolo se necessario) per metterci le
informazioni fornite dal proprio ISP. Dovrebbe avere proprietà e permessi come segue:-
-rw-r--r-- 1 root root 73 Feb 19 01:46 /etc/resolv.conf
Se si è già configurato un /etc/resolv.conf perché si è su
una LAN, si aggiungano semplicemente i numeri IP dei server DNS per il PPP al file già esistente.
Il file /etc/host.conf
Si dovrebbe anche controllare che il file /etc/host.conf sia
configurato correttamente. Dovrebbe essere una cosa così
order hosts,bind
multi on
Questo dice al risolutore di usare le informazioni nel file degli host
prima di interrogare un DNS per la risoluzione.
Usare PPP e i privilegi di root
Poiché PPP ha bisogno di impostare alcuni dispositivi di rete, modificare
la tabella di instradamento del kernel ed altro, richiede i privilegi di root.
Se altri utenti oltre a root devono poter avviare una connessione PPP,
il programma pppd deve essere setuid root:-
-rwsr-xr-x 1 root root 95225 Jul 11 00:27 /usr/sbin/pppd
Se /usr/sbin/pppd non è impostato in questo modo, allora come root
si digiti il comando:-
chmod u+s /usr/sbin/pppd
Quello che fa è rendere pppd eseguibile con i privilegi di root
anche se l'eseguibile è lanciato da un utente ordinario. Questo
permette agli utenti normali di lanciare pppd con i privilegi
necessari per impostare le interfacce di rete e la tabella di
instradamento del kernel.
I programmi che sono eseguiti come 'set uid root' potenzialmente sono
dei buchi di sicurezza e si dovrebbe essere estremamente cauti nel fare
programmi 'suid root'. Un certo numero di programmi (incluso pppd)
è stato scritto con tutte le attenzioni per minimizzare i pericoli
conseguenti alla loro esecuzione in suid root, quindi dovrebbe essere
sicuro farlo (ma non ci sono garanzie).
A seconda di come si vuole che il proprio sistema funzioni -
specificatamente se si vuole che QUALSIASI utente nel proprio sistema
sia in grado si avviare una connessione PPP, si dovrebbero rendere i
propri script ppp-on/off leggibili ed eseguibili al mondo intero.
(Probabilmente questo va bene solo se il proprio PC è usato SOLO da se stessi).
Comunque, se NON si vuole che qualsiasi utente sia in grado di
avviare una connessione PPP (per esempio, i propri figli hanno un
account sulla macchina Linux e non si vuole che vadano in giro per
Internet senza una supervisione), bisogna creare un gruppo
PPP (come root, si modifichi il file /etc/group) e:-
Si renda pppd suid root, di proprietà dell'utente root e del
gruppo PPP, con gli altri permessi (other) su questo file vuoti. Dovrebbe
essere simile a:-
-rwsr-x--- 1 root PPP 95225 Jul 11 00:27 /usr/sbin/pppd
Si rendano gli script ppp-on/off di proprietà dell'utente root e del gruppo PPP.
Si rendano gli script ppp-on/off leggibili/eseguibili dal gruppo PPP.
-rwxr-x--- 1 root PPP 587 Mar 14 1995 /usr/sbin/ppp-on
-rwxr-x--- 1 root PPP 631 Mar 14 1995 /usr/sbin/ppp-off
Si rendano nulli gli altri diritti di accesso a ppp-on/off.
Si aggiungano gli utenti che si vuole possano avviare il PPP al gruppo PPP in /etc/group.
Anche se si fa questo, gli utenti ordinari non saranno ANCORA in grado
di disattivare la connessione via software! L'esecuzione dello
script ppp-off richiede i privilegi di root. Comunque, qualsiasi
utente può semplicemente spegnere il modem (o disconnettere la linea
telefonica da un modem interno).
Un'alternativa (e miglior metodo) a questa impostazione è di usare il programma
sudo. Questo offre maggiore sicurezza e permetterà di
impostare le cose in modo tale che qualsiasi utente (autorizzato)
possa attivare/disattivare la connessione usando gli script. Utilizzando
sudo si permetterà ad un utente autorizzato di
attivare/disattivare la connessione PPP in modo pulito e sicuro.
Impostare i file di connessione PPP
Adesso è necessario avere accesso come root per creare le
directory e modificare i file necessari ad impostare il PPP, anche se
si vuole che il PPP sia accessibile a tutti gli utenti.
Il PPP usa un certo numero di file per connettersi e impostare la
connessione PPP. Questi differiscono per nome e locazione tra PPP 2.1.2 e 2.2+.
Per il PPP 2.1.2 i file sono:-
/usr/sbin/pppd # l'eseguibile PPP
/usr/sbin/ppp-on # lo script di composizione/connessione
/usr/sbin/ppp-off # lo script di disconnessione
/etc/ppp/options # le opzioni che pppd usa per tutte le connessioni
/etc/ppp/options.ttyXX # le opzioni specifiche per una connessione su questa porta
Per il PPP 2.2 i file sono:-
/usr/sbin/pppd # l'eseguibile PPP
/etc/ppp/scripts/ppp-on # lo script di composizione/connessione
/etc/ppp/scripts/ppp-on-dialer # parte 1 dello script di composizione
/etc/ppp/scripts/ppp-off # il vero script di chat
/etc/ppp/options # le opzioni che pppd usa per tutte le connessioni
/etc/ppp/options.ttyXX # le opzioni specifiche per una connessione su questa porta
Gli utenti di Red Hat Linux dovrebbero notare che l'installazione
predefinita di Red Hat 4.X mette questi script in
/usr/doc/ppp-2.2.0f-2/scripts.
Nella propria directory /etc ci dovrebbe essere una directory ppp:-
drwxrwxr-x 2 root root 1024 Oct 9 11:01 ppp
Se non esiste, la si crei con questi proprietari e permessi.
Se la directory esiste già, dovrebbe contenere un file di opzioni
tipo, chiamato options.tpl. Questo file è incluso qui sotto nel caso non ci sia.
Lo si stampi in quanto contiene una spiegazione di praticamente tutte
le opzioni del PPP (utile da leggere assieme alle pagine man di
pppd). Sebbene si possa usare questo file come base del
proprio file /etc/ppp/options, è probabilmente meglio
creare un proprio file di opzioni che non contenga tutti i commenti -
sarà così molto più breve e facile da leggere e mantenere.
Se si possiedono più linee seriali/modem (caso tipico di un server
PPP), si crei un file /etc/ppp/options
generale contenente le opzioni comuni a tutte le porte seriali sulle
quali si vuole supportare il dial in/out e poi si crei un file di opzioni
individuali per ognuna delle linee seriali sulle quali si vuole poter stabilire
una connessione PPP con le impostazioni specifiche richieste per ogni porta.
Questi file specifici per le porte si chiamano options.ttyx1,
options.ttyx2 e così via (dove x è la lettera appropriata per le
proprie porte seriali).
Comunque, per una connessione PPP singola, si può tranquillamente utilizzare
il file /etc/ppp/options. In alternativa si possono mettere
tutte le opzioni come argomenti del comando pppd stesso.
È più semplice mantenere una configurazione che usa i file
/etc/ppp/options.ttySx. Se si usa PPP per connettersi ad un
certo numero di siti diversi, si possono creare file di opzioni per
ogni sito in /etc/ppp/options.site e poi specificare il file
di opzioni come un parametro del comando PPP quando ci si connette
(usando l'opzione file file_opzioni nella riga di comando di pppd).
Il file options.tpl fornito
Alcune distribuzioni sembrano aver perso il file options.tpl, quindi
eccone qui una versione completa. Si consiglia di NON modificare questo
file per creare il proprio (o i propri) file
/etc/ppp/options. Piuttosto, lo si copi su un nuovo file e
poi si modifichi quello. Se si fa confusione con le modifiche è sempre
possibile tornare a quello originale e ricominciare.
# /etc/ppp/options -*- sh -*- opzioni generali per pppd
# created 13-Jul-1995 jmk
# autodate: 01-Aug-1995
# autotime: 19:45
# Usa l'eseguibile o il comando shell specificato per impostare la
# linea seriale. Questo script solitamente userebbe il programma
# "chat" per dialogare con il modem ed avviare la sessione ppp
# remota.
#connect "echo Bisogna installare un comando connect."
# Avvia l'eseguibile o il comando shell specificato dopo che pppd ha
# terminato la connessione. Questo script potrebbe, ad esempio, inviare
# comandi al modem per fargli riagganciare se non sono disponibili i
# segnali di controllo hardware del modem.
#disconnect "chat -- \d+++\d\c OK ath0 OK"
# mappa di caratteri asincrona -- 32-bit hex; ogni bit è un
# carattere del quale è necessario fare l'escape perché pppd lo
# riceva. 0x00000001 rappresenta '\x01', e 0x80000000 rappresenta
# '\x1f'.
#asyncmap 0
# Richiede che il peer si autentichi da solo prima di permettere la
# trasmissione o la ricezione di pacchetti di rete.
#auth
# Usa il controllo di flusso hardware (i.e. RTS/CTS) per controllare
# il flusso di dati sulla porta seriale.
#crtscts
# Usa il controllo di flusso software (i.e. XON/XOFF) per controllare
# il flusso di dati sulla porta seriale.
#xonxoff
# Aggiunge, quando la negoziazione IPCP è completata con successo, un
# instradamento predefinito nella tabella di instradamento di sistema,
# usando il peer come gateway. Questa voce viene automaticamente
# rimossa quando la connessione PPP è interrotta.
#defaultroute
# Specifica che di certi caratteri dovrebbe essere fatto l'escape in
# trasmissione (indipendentemente dal fatto che il peer richieda tale
# operazione con la sua mappa di caratteri di controllo
# asincrona). Questi caratteri di cui deve essere fatto l'escape sono
# specificati come una lista di numeri esadecimali separati da
# virgole. Si noti che può essere specificato praticamente qualsiasi
# carattere, mentre l'opzione asyncmap permette di specificare solo
# caratteri di controllo. I caratteri dei quali non è possibile fare
# l'escape sono quelli con valore esadecimale 0x20 - 0x3f o 0x5e.
#escape 11,13,ff
# Non usa le linee di controllo del modem.
#local
# Specifica che pppd dovrebbe usare un lock in stile UUCP sul
# dispositivo seriale per assicurare l'accesso esclusivo al dispositivo.
#lock
# Usa le linee di controllo del modem. Su Ultrix, questa opzione
# implica il controllo hardware del flusso come l'opzione
# crtscts. (Questa opzione non è completamente implementata.)
#modem
# Imposta il valore di MRU [Maximum Receive Unit - Unità Massima di
# Ricezione] a <n> per la negoziazione. pppd chiederà al peer di
# inviare pacchetti di non più di <n> byte. Il minimo valore di MRU è
# 128. Il valore predefinito è 1500. Un valore di 296 è raccomandato
# per connessioni lente (40 byte per l'header TCP/IP + 256 byte di dati).
#mru 542
# Imposta la netmask per l'interfaccia a <n>, una netmask a 32 bit in
# notazione "punto decimale" ("decimal dot") (p.e. 255.255.255.0).
#netmask 255.255.255.0
# Disabilita il comportamento predefinito quando non è specificato
# nessun indirizzo IP locale, che è di determinare (se possibile)
# l'indirizzo IP locale dal nome dell'host. Con questa opzione, il
# peer deve fornire un indirizzo IP locale durante le negoziazione
# IPCP (a meno che non sia specificato esplicitamente nella riga di
# comando o nel file delle opzioni).
#noipdefault
# Abilita l'opzione "passiva" nell'LCP. Con questa opzione, pppd
# proverà ad iniziare la connessione; se non riceve nessuna risposta dal peer,
# allora pppd attenderà passivamente un pacchetto LCP valido da parte
# del peer (invece di uscire, come farebbe senza questa opzione).
#passive
# Con questa opzione, pppd non trasmetterà pacchetti LCP per iniziare
# una connessione finché non riceve un pacchetto LCP valido dal peer
# (come l'opzione "passive" per le vecchie versioni di pppd).
#silent
# Non richiede o permette la negoziazione di qualsiasi opzione per LCP
# e IPCP (usa i valori predefiniti).
#-all
# Disabilita la negoziazione di compressione Indirizzo/Controllo (usa
# quanto predefinito, ovvero campi address/control disabilitati).
#-ac
# Disabilita la negoziazione asyncmap (usa la asyncmap predefinita,
# ovvero fa l'escape di tutti i caratteri di controllo).
#-am
# Non fa il fork per diventare un processo sullo sfondo (in background)
# (altrimenti pppd lo fa se è specificato un dispositivo seriale).
#-detach
# Disabilita la negoziazione dell'indirizzo IP (con questa opzione
# l'indirizzo IP remoto deve essere specificato con un'opzione nella
# riga di comando o nel file delle opzioni).
#-ip
# Disabilita la negoziazione del magic number. Con questa opzione pppd non
# può rilevare una linea cortocircuitata (looped-back).
#-mn
# Disabilita la negoziazione MRU [Maximum Receive Unit] (usa il valore
# predefinito, i.e. 1500).
#-mru
# Disabilita la negoziazione della compressione del campo protocollo
# ("protocol field compression") (usa quanto predefinito,
# ovvero compressione del campo protocollo disabilitata).
#-pc
# Richiede che il peer si autentichi da solo usando il PAP.
# Questo richiede un'autenticazione a DUE VIE - NON deve essere usato per una
# connessione standard con autenticazione PAP ad un ISP, in quanto
# richiede che anche la macchina dell'ISP si autentichi da sola
# presso la propria macchina (e non sarà in grado di farlo).
#+pap
# Non accetta di autenticare usando PAP.
#-pap
# Richiede che il peer si autentichi da solo usando l'autenticazione
# CHAP [Cryptographic Handshake Authentication Protocol]. Questo richiede
# un'autenticazione a DUE VIE - NON usarlo per una connessione standard
# con autenticazione CHAP ad un ISP, in quanto richiede che anche la
# macchina dell'ISP si autentichi da sola presso la propria macchina (e
# non sarà in grado di farlo).
#+chap
# Non accetta di autenticare usando CHAP.
#-chap
# Disabilita la negoziazione della compressione dell'header IP in
# stile Van Jacobson (usa quanto predefinito, ovvero nessuna compressione).
#-vj
# Incrementa il livello di debug (analogo a -d). Se è data questa
# opzione, pppd registrerà il contenuto di tutti i pacchetti spediti e
# ricevuti in un formato leggibile. I pacchetti sono registrati
# usando syslog con funzionalità daemon e debug. Queste informazioni
# possono essere redirette ad un file impostando opportunamente il
# file /etc/syslog.conf (si veda syslog.conf(5)). (Se pppd è compilato
# con l'extra debugging abilitato, registrerà i messaggi usando le
# funzionalità local2 invece di daemon).
#debug
# Aggiunge il nome del dominio <d> al nome dell'host locale per scopi
# di autenticazione. Per esempio, se gethostname() ritorna il nome
# porsche, ma il nome di dominio qualificato è
# porsche.Quotron.COM, si dovrebbe usare l'opzione domain per
# impostare il nome del dominio a Quotron.COM.
#domain <d>
# Abilita il codice di debug nel driver del PPP a livello kernel.
# L'argomento n è un numero che è la somma dei seguenti valori: 1 per
# abilitare i messaggi di debug generici, 2 per richiedere la
# visualizzazione del contenuto dei pacchetti ricevuti e 4 per
# visualizzare quello dei pacchetti trasmessi.
#kdebug n
# Imposta il valore di MTU [Maximum Transmit Unit - Unità Massima di
# Trasferimento] a <n>. A meno che il peer non richieda un valore
# minore tramite la negoziazione MRU, pppd chiederà al codice di
# gestione della rete del kernel di inviare attraverso l'interfaccia
# di rete del PPP pacchetti di dati di non più di n byte.
#mtu <n>
# Imposta il nome del sistema locale ad <n> per scopi di
# autenticazione. Se si sta usando PAP/CHAP probabilmente deve essere
# impostato al nome utente del proprio ISP.
#name <n>
# Imposta a <n> il nome utente da usare per autenticare questa
# macchina con il peer usando il PAP.
# NON usare questa opzione se si sta usando l'opzione 'name' precedente!
#user <u>
# Obbliga l'uso del nome dell'host come nome del sistema locale per
# scopi di autenticazione (ha priorità sull'opzione name).
#usehostname
# Imposta a <n> il nome assunto del sistema remoto per scopi di
# autenticazione.
#remotename <n>
# Aggiunge una voce nella tabella ARP [Address Resolution Protocol -
# Protocollo di Risoluzione Indirizzi] di sistema con l'indirizzo IP
# del peer e l'indirizzo Ethernet di questo sistema.
#proxyarp
# Usa il database di password di sistema per autenticarsi con il
# peer usando PAP.
#login
# Se è specificata questa opzione, pppd invierà un frame echo-request
# LCP al peer ogni n secondi. Sotto Linux, echo-request è inviato
# quando per n secondi non si sono ricevuti pacchetti dal
# peer. Normalmente il peer dovrebbe rispondere all'echo-request
# inviando un echo-reply. Questa opzione può essere usata con
# l'opzione lcp-echo-failure per rilevare che il peer non è più connesso.
#lcp-echo-interval <n>
# Se è specificata questa opzione, pppd presumerà che il peer è "morto"
# se sono inviati n echo-request LCP senza ricevere un echo-reply LCP
# valido. Se questo accade, pppd terminerà la connessione. L'uso di
# questa opzione richiede un valore non nullo come parametro a
# lcp-echo-interval. Questa opzione può essere usata per far sì che pppd
# termini dopo l'interruzione della connessione fisica (p.e. il
# modem ha messo giù la linea) nelle situazioni nella quali non sia
# disponibile il controllo hardware delle linee da parte del modem.
#lcp-echo-failure <n>
# Imposta l'intervallo di riavvio LCP (timeout nella ritrasmissione) a
# <n> secondi (valore predefinito 3).
#lcp-restart <n>
# Imposta il massimo numero di trasmissioni di terminate-request LCP a
# <n> (valore predefinito 3).
#lcp-max-terminate <n>
# Imposta il numero massimo di trasmissioni di configure-request LCP a
# <n> (valore predefinito 10).
# Alcuni server PPP sono lenti nell'avviarsi. Si può dover incrementare
# questo valore se si ottengono errori come 'serial line looped back'
# e si è SICURI di aver fatto correttamente il login e che il il PPP
# dovrebbe avviarsi sul server.
#lcp-max-configure <n>
# Imposta il numero massimo di configure-NAK LCP ricevuti prima di
# inviare configure-Rejects al posto di <n> (valore predefinito 10).
#lcp-max-failure <n>
# Imposta l'intervallo di riavvio di IPCP (timeout in ritrasmissione)
# a <n> secondi (valore predefinito 3).
#ipcp-restart <n>
# Imposta il numero massimo di trasmissioni di terminate-request IPCP
# a <n> (valore predefinito 3).
#ipcp-max-terminate <n>
# Imposta il numero massimo di trasmissioni di configure-request IPCP
# a <n> (valore predefinito 10).
#ipcp-max-configure <n>
# Imposta il numero massimo di configure-NAK IPCP ricevuti prima di
# inviare configure-Rejects al posto di <n> (valore predefinito 10).
#ipcp-max-failure <n>
# Imposta l'intervallo di riavvio di PAP (timeout in ritrasmissione)
# a <n> secondi (valore predefinito 3).
#pap-restart <n>
# Imposta il numero massimo di trasmissioni di authenticate-request
# PAP a <n> (valore predefinito 10).
#pap-max-authreq <n>
# Imposta l'intervallo di riavvio di CHAP (timeout in ritrasmissione per
# tentativo) a <n> secondi (valore predefinito 3).
#chap-restart <n>
# Imposta il numero massimo di tentativi di trasmissione CHAP a <n>
# (valore predefinito 10).
#chap-max-challenge
# Se è specificata questa opzione, pppd reinterrogherà il peer ogni
# <n> secondi.
#chap-interval <n>
# Con questa opzione, pppd accetterà il suggerimento del peer per il
# nostro indirizzo IP locale, anche se l'indirizzo IP locale è stato
# specificato in un'opzione.
#ipcp-accept-local
# Con questa opzione, pppd accetterà il suggerimento del peer per il
# suo indirizzo IP (remoto), anche l'indirizzo IP remoto è stato
# specificato in un'opzione.
#ipcp-accept-remote
Quali opzioni dovrei usare? (No PAP/CHAP)
Beh, come in tutte le cose, dipende (sigh). Le opzioni qui specificate
dovrebbero funzionare con la maggior parte dei server.
Comunque, se NON funzionassero, SI LEGGA IL FILE DI OPZIONI TIPO
(/etc/ppp/options.tpl) e
la pagina man di pppd e si parli con
l'amministratore/supporto clienti del server a cui ci si connette.
Si dovrebbe inoltre notare che gli script di connessione qui
presentati usano alcune opzioni in riga di comando di pppd per rendere
il tutto un po' più semplice da modificare.
# /etc/ppp/options (NIENTE PAP/CHAP)
#
# Previene pppd da fare il fork e passare sullo sfondo (in background)
-detach
#
# usa le linee di controllo del modem
modem
# usa il lock in stile uucp per assicurare l'accesso esclusivo al dispositivo seriale
lock
# usa il controllo di flusso hardware
crtscts
# crea un instradamento predefinito per questa connessione nella tabella di instradamento
defaultroute
# NON imposta l'"escape" di nessuna sequenza di controllo
asyncmap 0
# usa come dimensione massima dei pacchetti in trasmissione 552 byte
mtu 552
# usa come dimensione massima dei pacchetti in ricezione 552 byte
mru 552
#
#-------FINE DEL FILE ESEMPIO /etc/ppp/options (niente PAP/CHAP)
Altre opzioni di cui si può considerare l'aggiunta
Ci sono due cose utili che si potrebbero voler aggiungere al file /etc/ppp/options.
Una è il tempo di inattività. Pppd può terminare la connessione se è stato inattivo per troppo.
Potrebbe essere una buona cosa se il proprio isp fa pagare in base al tempo, o se non si vuole tenere
la linea telefonica occupata. Per utilizzare questa funzionalità, semplicemente si aggiunga la riga:
# Inattivo dopo X secondi
idle X
Si sostituisca 'X' con il numero di secondi dopo il quale si vuole che la connessione venga terminata.
La funzionalità successiva è "dial on demand" ("chiamata a richiesta"). Significa che ogni volta
che si tenta di aprire una connessione internet, pppd cercherà di aprire
una connessione PPP verso il proprio ISP.
Per farlo, si aggiungano le seguenti righe a /etc/ppp/options:
# chiamata a richiesta
demand
Questo dovrebbe far effettuare a pppd una chiamata in uscita quando necessario.
Se il proprio server usa PAP (Password Authentication Protocol - Protocollo di Autenticazione
Password)
Se il server al quale ci si connette richiede l'autenticazione PAP o
CHAP c'è un po' più di lavoro da fare.
Al file delle opzioni precedente, si aggiungano le seguenti righe:
#
# Forza pppd ad usare il proprio nome utente nell'ISP come 'nome host'
# durante il processo di autenticazione
name <proprio nome utente nell'ISP> # si deve modificare questa riga
#
# Se si fa girare un *server* PPP e si ha bisogno di forzare il PAP o
# il CHAP si tolga il commento alla riga appropriata tra le
# seguenti. Da NON usare se si è un client che si connette ad un server
# PPP (anche se usa PAP o CHAP) in quanto si dice al SERVER di
# autenticare se stesso nella propria macchina (e quasi certamente
# non potrà farlo - e la connessione fallirà).
#+chap
#+pap
#
# Se si usano secret CRIPTATI nel file /etc/ppp/pap-secrets, allora
# si tolga il commento alla riga che segue.
# Nota: questo NON è la stessa cosa che usare le password MS criptate
# come si può fare con MS RAS in Windows NT.
#+papcrypt
Usare MSCHAP
Il RAS di Microsoft Windows NT può essere configurato per usare una
variante di CHAP (Challenge/Handshake Authentication Protocol). Nella
distribuzione sorgente (nel tar ball) di PPP, è possibile trovare un file
chiamato README.MSCHAP80 che lo discute.
Si può determinare se il server richiede l'autenticazione per questo
protocollo abilitando il debug di ppp. Se il
server la richiede, si vedrà una riga di questo tipo:-
rcvd [LCP ConfReq id=0x2 <asyncmap 0x0> <auth chap 80> <magic 0x46a3>]
L'informazione critica qui è auth chap 80.
Per poter usare MS CHAP, sarà necessario ricompilare pppd per
supportarlo. Si vedano le istruzioni nel file README.MSCHAP80 nei
sorgenti di PPP per le istruzioni su come compilare e usare questa
variante.
Si dovrebbe notare che al momento il codice supporta solo client
PPP Linux che si connettono ad un server MS Windows NT. NON
supporta la configurazione di un server PPP Linux che usi MSCHAP80 come
autenticazione dei client.
Il file secrets di PAP/CHAP
Se si usa l'autenticazione pap o chap, allora si deve creare anche
il file secrets. Questi sono:
/etc/ppp/pap-secrets
/etc/ppp/chap-secrets
Il proprietario deve essere l'utente root, il gruppo root e per ragioni
di sicurezza i permessi devono essere impostati a 740.
La prima cosa da notare su PAP e CHAP è che sono progettati per
autenticare computer non utenti.
Eh? Qual è la differenza? Vi chiederete.
Beh, una volta che la propria macchina ha instaurato la connessione PPP al server,
QUALSIASI utente nel proprio sistema può usare quella
connessione - non solamente voi. Questo spiega perché è possibile
creare una connessione WAN (wide area network) che unisca assieme due
LAN (local area network) usando PPP.
PAP può (e CHAP LO FA) richiedere un'autenticazione
bidirezionale - ovvero ognuno dei due sistemi richiede all'altro
un nome valido e un secret. Comunque, questo NON è il modo nel
quale funzionano le connessioni autenticate con PAP nella maggioranza dei server PPP.
Detto questo, il proprio ISP probabilmente avrà assegnato un nome utente e una
password per permettere la connessione al loro sistema e quindi ad
Internet. Il provider non è affatto interessato al nome del vostro
computer, quindi probabilmente si dovrà usare il proprio nome utente
nel proprio ISP come nome per il proprio computer.
Questo è fatto usando usando l'opzione name nome utente
di pppd. Quindi, se si usa il nome utente assegnato dal proprio ISP, si
aggiunga la riga
name nome_utente_nel_proprio_ISP
al proprio file /etc/ppp/options.
Tecnicamente, si dovrebbe in realtà usare
user nome_utente_nel_proprio_ISP
per PAP, ma pppd è sufficientemente intelligente da interpretare name
come user se è richiesto l'uso di PAP. Il vantaggio
di usare l'opzione name è che è valida anche per CHAP.
Poiché PAP è per l'autenticazione di computer, tecnicamente si
dovrebbe specificare anche un nome di un computer remoto. Comunque,
poiché la maggior parte della gente ha solo un ISP, si può usare una wildcard (*) per il
nome del computer remoto nel file secrets.
Non è male notare anche che molti ISP usano banchi di modem multipli
connessi a differenti server terminali - ognuno con un nome diverso, ma
ai quali si ACCEDE (a rotazione) da un unico numero. Può essere quindi
un po' difficile in alcuni casi sapere qual è il nome del computer
remoto in quanto dipende a quale server terminale ci si connette!
Il file secrets di PAP
Il file /etc/ppp/pap-secrets è qualcosa di simile a
# Secrets per l'autenticazione usando PAP
# client server secret indirizzi_IP_locali_accettabili
I quattro campi sono delimitati da spazi bianchi e l'ultimo può essere
vuoto (che è quello che si vuole per l'allocazione di indirizzi IP dinamica
e probabilmente anche per quella statica da parte del proprio ISP).
Si supponga che il proprio ISP assegni il nome utente fred e la password
flintstone, si dovrà aggiungere l'opzione
name fred in
/etc/ppp/options[.ttySx] e impostare il file
/etc/ppp/pap-secrets come segue
# Secrets per l'autenticazione usando PAP
# client server secret indirizzi_IP_locali_accettabili
fred * flintstone
Questo dice che per il nome di macchina locale fred (che si è
detto a pppd di usare anche se non è il nome locale della propria
macchina) e per QUALSIASI server, si usa la password
(secret) flintstone.
Si noti che non c'è bisogno di specificare un indirizzo IP locale, a
meno che non si voglia FORZARE un indirizzo IP statico
particolare. Anche se si prova, è abbastanza difficile che funzioni
in quanto la maggior parte dei server PPP (per ragioni di sicurezza)
non permette al sistema remoto di impostare il numero IP che gli
stanno per dare.
Il file secrets di CHAP
Questo richiede di avere metodi di autenticazione mutua - ovvero si deve
permettere alla propria macchina di autenticare il server
remoto E al server remoto di autenticare la propria macchina.
Quindi, se la propria macchina è fred ed il sistema remoto è
barney, la propria macchina dovrebbe usare
name fred remotename barney e la macchina remota dovrebbe usare
name barney remotename fred nei rispettivi file
/etc/ppp/options.ttySx.
Il file /etc/chap-secrets per fred dovrebbe assomigliare a
# Secrets per l'autenticazione usando CHAP
# client server secret indirizzi IP locale accettabili
fred barney flintstone
barney fred wilma
e per barney
# Secrets per l'autenticazione usando CHAP
# client server secret indirizzi IP locale accettabili
barney fred flintstone
fred barney wilma
Si noti in particolare che entrambe le macchine devono avere voci per
l'autenticazione bidirezionale. Questo permette alla macchina locale di
autenticarsi presso il server E a quella remota di
autenticarsi presso quella locale.
Gestire connessioni multiple autenticate con PAP
Alcuni utenti hanno più di un server a cui si connettono che usa PAP. Finché il
proprio nome utente è diverso su ogni macchina alla quale ci si vuole
connettere, questo non è un problema.
Comunque, molti utenti hanno lo stesso nome utente su due (o
più - anche su tutti) sistemi ai quali si connettono. Questo causa un
problema nella corretta selezione della riga appropriata da
/etc/ppp/pap-secrets.
Come ci si potrebbe aspettare, PPP fornisce un meccanismo per
risolverlo. PPP permette di impostare un 'nome assunto' per la
terminazione remota della connessione (il server) usando l'opzione
remotename di pppd.
Si supponga di connettersi a due server PPP usando il nome utente
fred. Allora si imposterà il proprio
/etc/ppp/pap-secrets a
qualcosa come
fred pppserver1 barney
fred pppserver2 wilma
Ora, per impostare la connessione a pppserver1 si dovrebbe usare name fred remotename
pppserver1 nel proprio ppp-options mentre per pppserver2 name fred
remotename pppserver2.
Poiché è possibile selezionare il file delle opzioni del ppp da usare
con pppd usando l'opzione file nomefile,
si può creare uno script per connettersi ad ognuno dei propri server PPP,
prendendo correttamente il file delle opzioni da usare e quindi
selezionando l'opzione remotename giusta.
Instaurare manualmente una connessione PPP
Ora che si sono creati i file /etc/ppp/options e
/etc/resolv.conf (e, se necessario, il file
/etc/ppp/pap|chap-secrets), è possibile verificare le
impostazioni stabilendo manualmente una connessione PPP. (Una volta che
la connessione funziona manualmente, automatizzeremo il processo).
Per farlo, il proprio software di comunicazione deve essere in grado
di uscire SENZA reinizializzare il modem. Minicom lo può fare - ALT Q
(o nelle versioni più vecchie di minicom CTRL ALT Q).
Ci si assicuri di avere accesso come root.
Si lanci il proprio software di comunicazione (come minicom), si
componga il numero del server e si faccia normalmente il login. Se è
necessario dare un comando per avviare il PPP nel server, lo si
faccia. Ora si vedrà la spazzatura di cui si è parlato in precedenza.
Se si usa pap o chap, allora semplicemente connettendosi al sistema
remoto si dovrebbe fare partire il ppp e si vedrà la spazzatura senza
fare il login (sebbene possa anche non accadere per alcuni server
- si provi a premere Enter e si veda se inizia la spazzatura).
Ora si esca dal software di comunicazione senza reinizializzare il
modem (ALT Q o CTRL A Q in minicom) e al prompt di Linux (come root)
si digiti...
pppd -d -detach /dev/ttySx 38400 &
L'opzione -d abilita il debug - la conversazione di avvio della
connessione ppp sarà registrata nel file di log del proprio sistema -
il che torna utile in caso di problemi.
Le lucette del proprio modem dovrebbero accendersi e spegnersi finché
la connessione PPP non è stabilita. Ci vorrà un po' di tempo perché
la connessione PPP venga attivata.
A questo punto si può dare un'occhiata all'interfaccia PPP, usando il comando:-
ifconfig
Oltre ai vari dispositivi Ethernet e loopback che si possiedono, si
dovrebbe vedere qualcosa di simile a:-
ppp0 Link encap:Point-Point Protocol
inet addr:10.144.153.104 P-t-P:10.144.153.51 Mask:255.255.255.0
UP POINTOPOINT RUNNING MTU:552 Metric:1
RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
Dove
inet addr:10.144.153.10 è il numero IP del proprio capo della connessione.
P-t-P:10.144.153.5 è il numero IP del SERVER.
(Naturalmente, ifconfig non riporterà questi numeri IP ma quelli usati
dal proprio server PPP.)
Nota: ifconfig dice anche che la connessione è ATTIVA e FUNZIONANTE!
Se non viene riportato nessun dispositivo ppp o qualcosa come:-
ppp0 Link encap:Point-Point Protocol
inet addr:0.0.0.0 P-t-P:0.0.0.0 Mask:0.0.0.0
POINTOPOINT MTU:1500 Metric:1
RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
La propria connessione PPP non è stata effettuata... Si veda più avanti per il debug!
Si dovrebbe essere in grado di vedere anche un instradamento all'host
remoto (ed oltre). Per farlo, si dia il comando
route -n
Si dovrebbe vedere qualcosa di simile a:-
Kernel routing table
Destination Gateway Genmask Flags MSS Window Use Iface
10.144.153.3 * 255.255.255.255 UH 1500 0 1 ppp0
127.0.0.0 * 255.0.0.0 U 3584 0 11 lo
10.0.0.0 * 255.0.0.0 U 1500 0 35 eth0
default 10.144.153.3 * UG 1500 0 5 ppp0
Di particolare importanza qui, si noti che ci sono DUE voci che puntano
alla propria interfaccia ppp.
La prima è un instradamento di tipo HOST (indicato dal flag H) e che
permette di vedere l'host al quale si è connessi - ma nient'altro.
La seconda è l'instradamento predefinito (default route - stabilito fornendo
a pppd l'opzione defaultroute). Questo è l'instradamento che dice
al proprio PC Linux di inviare qualsiasi pacchetto NON destinato alle
Ethernet locali - per le quali ci sono degli instradamenti specifici -
al server PPP stesso. Il server PPP è poi responsabile
dell'instradamento dei nostri pacchetti verso Internet e
dell'instradamento dei pacchetti di ritorno verso di noi.
Se non si vede una tabella di instradamento con queste due voci,
qualcosa è andato storto. In particolare, se il log di sistema mostra
un messaggio che dice che pppd non ha rimpiazzato un instradamento
predefinito esistente, allora si ha un instradamento predefinito che punta alla
propria interfaccia Ethernet - il quale DEVE essere sostituito
da un instradamento di rete specifico: SI PUÒ AVERE SOLO UN
INSTRADAMENTO PREDEFINITO!!!
Si dovranno allora esplorare i file di inizializzazione del sistema
per trovare dove viene impostato questo instradamento predefinito
(verrà usato un comando come route add
default...). Si cambi questo comando in qualcosa come
route add net....
Ora si verifichi la connessione facendo 'ping' al server usando il
numero IP riportato dall'output di ifconfig, cioè
ping 10.144.153.51
Si dovrebbe ricevere un output simile a
PING 10.144.153.51 (10.144.153.51): 56 data bytes
64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=0 ttl=255 time=328.3 ms
64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=1 ttl=255 time=190.5 ms
64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=2 ttl=255 time=187.5 ms
64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=3 ttl=255 time=170.7 ms
Questo elenco andrà avanti per sempre - per fermarlo si prema CTRL C, e
a quel punto si riceveranno un altro po' di informazioni:-
--- 10.144.153.51 ping statistics ---
4 packets transmitted, 4 packets received, 0% packet loss
round-trip min/avg/max = 170.7/219.2/328.3 ms
Fino a qua tutto bene.
Ora si provi a fare ping ad un host usando il suo nome (non il nome
del server PPP stesso ma un host in un altro sito che si SA essere
probabilmente attivo...). Per esempio
ping sunsite.unc.edu
A questo punto ci sarà una piccola pausa mentre Linux ottiene dal DNS
specificato in /etc/resolv.conf il numero IP per il nome host
qualificato (fully qualified host name) al quale si è fatto il ping - quindi non ci si
preoccupi (ma si vedranno le lucette del modem lampeggiare). In
breve si otterrà un output simile a
PING sunsite.unc.edu (152.2.254.81): 56 data bytes
64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=0 ttl=254 time=190.1 ms
64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=1 ttl=254 time=180.6 ms
64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=2 ttl=254 time=169.8 ms
64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=3 ttl=254 time=170.6 ms
64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=4 ttl=254 time=170.6 ms
Ancora, lo si fermi con CTRL C per ottenere le statistiche...
--- sunsite.unc.edu ping statistics ---
5 packets transmitted, 5 packets received, 0% packet loss
round-trip min/avg/max = 169.8/176.3/190.1 ms
Se non si riceve nessuna risposta, si provi a fare ping
all'indirizzo IP del server DNS del proprio ISP. Se si ottiene
risposta, allora sembra proprio che ci sia qualche problema in
/etc/resolv.conf.
Se non funziona, si ha invece un problema di instradamento oppure il
proprio ISP ha qualche problema ad instradare i pacchetti di
ritorno. Si verifichi la tabella di instradamento come mostrato
precedentemente, e se è a posto si contatti il proprio ISP. Un buon test
per l'ISP è di usare un altro sistema operativo per connettersi. Se si
riesce ad andare oltre il proprio ISP con quello, allora il problema dipende
dalla propria estremità del collegamento.
Se tutto funziona, si disattivi la connessione digitando:-
ppp-off
Dopo una breve pausa, il modem dovrebbe riattaccare da solo.
Se non funziona, si spenga il proprio modem oppure si lanci il
proprio software di comunicazione e si interrompa il modem con +++ e
poi si riagganci con ATH0 quando si riceve la risposta OK del modem.
Può essere inoltre necessario cancellare il file di lock creato da pppd.
rm -f /var/lock/LCK..ttySx
Automatizzare le connessioni - Creare degli script
Sebbene si possa continuare a connettersi a mano come mostrato precedentemente,
è molto più elegante creare alcuni script che lo facciano automaticamente.
Un insieme di script automatizza il login e l'avvio del PPP
così tutto quello che si deve fare (come root o come membro del
gruppo PPP) è dare un unico comando che avvii la connessione.
Script di connessione per l'Autenticazione con Nome utente/Password
Se il proprio ISP NON richiede l'uso di PAP/CHAP, ecco gli script adatti!
Se il pacchetto ppp è installato correttamente, si dovrebbero avere
due file di esempio. Per PPP 2.1.2 sono in /usr/sbin e per
PPP 2.2 sono in /etc/ppp/scripts. Si chiamano
per PPP-2.1.2
ppp-on
ppp-off
e per PPP-2.2
ppp-off
ppp-on
ppp-on-dialer
Ora, se si sta usando PPP 2.1.2, si consiglia fortemente di cancellare i
file di esempio. Ci sono potenziali problemi con questi - e non
mi si venga a dire che funzionano bene - li ho usati per anni anch'io (e
li raccomandavo nella prima versione di questo HOWTO)!
A beneficio degli utilizzatori di PPP 2.1.2, qui sono riportate delle
versioni d'esempio MIGLIORI prese dalla distribuzione di PPP
2.2. Si consiglia di copiare ed usare questi script al posto
dei vecchi script di PPP-2.1.2.
Lo script ppp-on
Questo è il primo di una COPPIA di script che lanciano la connessione.
#!/bin/sh
#
# Script per inizializzare una connessione PPP. Questo è il primo di
# una coppia di script. Questa coppia di script non è sicura in quanto
# il codice è visibile usando il comando 'ps'. Comunque, è semplice.
#
# Questi sono i parametri. Li si modifichi come è necessario.
TELEPHONE=555-1212 # Il numero telefonico per la connessione
ACCOUNT=george # Il nome di account per il logon (come in 'George Burns')
PASSWORD=gracie # La password per questo account (e 'Gracie Allen')
LOCAL_IP=0.0.0.0 # Indirizzo IP locale, se noto. Dinamico = 0.0.0.0
REMOTE_IP=0.0.0.0 # Indirizzo IP remoto, se desiderato. Normalmente 0.0.0.0
NETMASK=255.255.255.0 # La netmask appropriata, se necessaria
#
# Li esporta così saranno disponibili anche a 'ppp-on-dialer'
export TELEPHONE ACCOUNT PASSWORD
#
# Questa è la posizione dello script che compone il numero e fa il
# login. Si invita ad usare il nome del file assoluto in quanto la
# variabile $PATH non è usata nelle opzioni di connessione. (Farlo in
# un account come 'root' sarebbe un buco di sicurezza, quindi non lo si richieda).
#
DIALER_SCRIPT=/etc/ppp/ppp-on-dialer
#
# Inizia la connessione
#
#
exec /usr/sbin/pppd debug /dev/ttySx 38400 \
$LOCAL_IP:$REMOTE_IP \
connect $DIALER_SCRIPT
Ecco qui lo script ppp-on-dialer:-
#!/bin/sh
#
# Questa è la parte 2 dello script ppp-on. Effettua il
# protocollo di connessione per la connessione desiderata.
#
/usr/sbin/chat -v \
TIMEOUT 3 \
ABORT '\nBUSY\r' \
ABORT '\nNO ANSWER\r' \
ABORT '\nRINGING\r\n\r\nRINGING\r' \
'' \rAT \
'OK-+++\c-OK' ATH0 \
TIMEOUT 30 \
OK ATDT$TELEPHONE \
CONNECT '' \
ogin:--ogin: $ACCOUNT \
assword: $PASSWORD
Per PPP-2.2, lo script ppp-off è qualcosa come:-
#!/bin/sh
######################################################################
#
# Determina il dispositivo da chiudere
#
if [ "$1" = "" ]; then
DEVICE=ppp0
else
DEVICE=$1
fi
######################################################################
#
# Se esiste il file pid ppp0 allora il programma è in esecuzione. Lo ferma.
if [ -r /var/run/$DEVICE.pid ]; then
kill -INT `cat /var/run/$DEVICE.pid`
#
# Se kill non ha funzionato allora non c'è alcun processo in esecuzione
# con questo pid. Può significare inoltre che il file di lock è stato
# lasciato lì. Allo stesso tempo si può quindi voler cancellare il file di lock.
if [ ! "$?" = "0" ]; then
rm -f /var/run/$DEVICE.pid
echo "ERRORE: Rimosso vecchio file pid"
exit 1
fi
#
# Successo. Si lascia che pppd pulisca da solo le sue cose di scarto.
echo "Connessione PPP a $DEVICE terminata."
exit 0
fi
#
# Il processo ppp non è in esecuzione per ppp0
echo "ERRORE: Connessione PPP non attiva su $DEVICE"
exit 1
Modificare gli script di avvio di PPP forniti
Poiché gli script sono due, andremo a modificarli uno alla volta.
Lo script ppp-on
Si deve modificare lo script per riflettere il PROPRIO nome utente
all'ISP, la PROPRIA password e il numero di telefono dell'ISP.
Ognuna delle righe simili a "TELEPHONE=" in realtà
imposta una variabile shell che contiene l'informazione a destra di '=' (ad
esclusione dei commenti naturalmente). Quindi si modifichino queste righe in
modo che vadano bene per la propria connessione e il proprio ISP.
Inoltre, se si imposta il numero IP (se ce n'è bisogno) nel file
/etc/ppp/options si CANCELLI la riga che dice
$LOCAL_IP:$REMOTE_IP \
Inoltre, ci si assicuri che la variabile shell DIALER_SCRIPT punti al
percorso completo e al nome dello script che compone il numero che si
intende usare. Quindi, se si è spostato o rinominato lo script, ci si
assicuri di modificare correttamente questa riga nello script ppp-on!
Lo script ppp-on-dialer
Questo è il secondo degli script che mettono in funzione la nostra connessione PPP.
Nota: uno script di conversazione (chat) è solitamente tutto su una
riga. I backslash sono usati per permettere la continuazione di
una riga su più righe fisiche (per comodità di lettura) e non fanno
parte dello script stesso.
Comunque, è molto utile analizzarlo in dettaglio così da capire cosa
realmente fa (o dovrebbe fare)!
Il significato di uno script di Conversazione (chat)...
Un script di conversazione è una sequenza di coppie "stringa attesa" "stringa inviata".
In particolare, si noti che ci si aspetta SEMPRE QUALCOSA
prima di inviare qualcos'altro.
Se si invia qualcosa SENZA prima ricevere niente, si deve usare
una stringa attesa vuota (indicata da " ") e similmente per aspettare qualcosa senza
inviare niente! Inoltre, se una stringa consiste di diverse parole (p.e. NO CARRIER),
bisogna racchiuderla tra apici in modo che chat la veda come una singola entità.
La riga di conversazione nel nostro esempio è:-
exec /usr/sbin/chat -v
Invocando chat, il -v dice di copiare TUTTO il suo I/O nel log
di sistema (solitamente /var/log/messages). Una volta che si è
contenti di come funziona lo script, si modifichi questa riga per
rimuovere il -v per preservare i log di sistema da confusione non necessaria.
TIMEOUT 3
Questo imposta il timeout per la ricezione di un input atteso a tre
secondi. Può essere necessario incrementarlo a 5 o 10
secondi se si sta usando un modem veramente lento!
ABORT '\nBUSY\r'
Se si riceve la stringa BUSY, termina l'operazione.
ABORT '\nNO ANSWER\r'
Se si riceve la stringa NO ANSWER, termina l'operazione.
ABORT '\nRINGING\r\n\r\nRINGING\r'
Se si riceve (ripetutamente) la stringa RINGING, termina
l'operazione. Significa che qualcuno vi sta chiamando al telefono!
\rAT
Attende che il modem non ritorni niente e invia la stringa AT.
OK-+++\c-OK ATH0
Questa è un po' più complicata in quanto sfrutta qualcuna delle capacità
di recupero dagli errori di chat.
Quello che dice è... Attendi OK, se NON è ricevuto (perché il modem non è
in modo comandi) allora invia +++ (la stringa predefinita Hayes-compatibile
che riporta il modem in modo comandi) e attendi OK. Poi invia
ATH0 (la stringa di "riattacco" del modem). Questo permette allo
script di far fronte alle situazioni nelle quali il modem è "bloccato in linea"!
TIMEOUT 30
Imposta il timeout a 30 secondi per il resto dello script. Se si ha
esperienza di problemi con lo script di chat che termina a causa di
timeout, lo si incrementi a 45 secondi o più.
OK ATDT$TELEPHONE
Attende OK (la risposta del modem al comando ATH0) e compone il numero
che si vuole chiamare.
CONNECT ''
Attende CONNECT (che il modem invia quando il modem remoto risponde) e
non invia niente in risposta.
ogin:--ogin: $ACCOUNT
Ancora, abbiamo anche qui un po' di recupero dagli errori. Aspetta il
prompt del login (...ogin:) ma se non lo riceve entro il timeout,
invia un return e poi attende ancora il prompt del login. Quando ha
ricevuto il prompt, invia il nome utente (salvato nella variabile $ACCOUNT).
assword: $PASSWORD
Attende il prompt della password e invia la password (ancora, salvata
in una variabile shell).
Questo script ha delle ragionevoli capacità di recupero dagli
errori. Chat ha considerevolmente molte più possibilità di quelle
dimostrate qui. Per maggiori informazioni si consulti la pagina di
manuale di chat (man 8 chat).
Avviare PPP dal lato server
Sebbene lo script ppp-on-dialer vada bene per server che avviano
automaticamente il pppd dal loro lato della connessione una volta
effettuato il login, alcuni server richiedono che si avvii
esplicitamente il PPP nel server.
Se si deve dare un comando per avviare il PPP sul server, allora si
DEVE modificare lo script ppp-on-dialer.
Alla FINE dello script (dopo la riga della password) si aggiunga
un'altra coppia attesa inviata - questa cercherà il proprio
prompt della shell (si faccia attenzione ai caratteri che hanno un
significato particolare nella Bourne shell - come $ e [ o ] - parentesi quadre aperte e chiuse).
Una volta che chat ha trovato il prompt della shell, deve dare il
comando di avvio del PPP richiesto dal proprio ISP.
Nel mio caso, il mio server PPP usa il prompt della Linux Bash predefinito
[hartr@kepler hartr]$
e richiede che io digiti
ppp
per avviare il PPP sul server.
È una buona idea permettere un po' di recupero dagli errori anche qui,
quindi nel mio caso uso
hartr--hartr ppp
Questo dice che se non si riceve il prompt entro il timeout si
invia un ritorno carrello (carriage return) e si cerca un'altra volta il prompt.
Una volta ricevuto il prompt, allora invia la stringa ppp.
Nota: non si dimentichi di aggiungere un \ alla fine della riga
precedente cosicché chat pensi ancora che l'intero script di
conversazione sia su una riga!
Sfortunatamente, alcuni server producono un insieme di prompt molto
variabili! Può essere necessario effettuare più volte il login usando
minicom per capire l'andamento e scegliere una stringa "attesa" stabile.
Uno script di conversazione per connessioni autenticate con PAP/CHAP
Se il proprio ISP usa PAP/CHAP, allora lo script di conversazione è
molto più semplice. Tutto quello che lo script deve fare è comporre il
numero telefonico, attendere la connessione e poi lasciare che pppd
gestisca il login!
#!/bin/sh
#
# Questa è la parte 2 dello script ppp-on. Effettuerà il protocollo di
# connessione per la connessione desiderata.
#
#
exec /usr/sbin/chat -v \
TIMEOUT 3 \
ABORT '\nBUSY\r' \
ABORT '\nNO ANSWER\r' \
ABORT '\nRINGING\r\n\r\nRINGING\r' \
'' \rAT \
'OK-+++\c-OK' ATH0 \
TIMEOUT 30 \
OK ATDT$TELEPHONE \
CONNECT '' \
Le opzioni debug e
file file_opzioni di pppd
Come si è già visto, si può abilitare la registrazione delle informazioni
di debug usando l'opzione -d di pppd. L'opzione 'debug' è equivalente.
Poiché stiamo stabilendo una nuova connessione con un nuovo script, per ora
si lasci l'opzione per il debug. (Attenzione: se lo spazio su
disco è ridotto, la registrazione degli scambi pppd può fare
aumentare rapidamente la dimensione del file syslog causando
problemi - ma per questo bisogna che la connessione fallisca
e che si continui a provare per qualche minuto).
Una volta contenti di come tutto funziona, si può rimuovere questa opzione.
Se si è chiamato il file delle opzioni di ppp con qualcosa di diverso da
/etc/ppp/options o
/etc/ppp/options.ttySx, si specifichi il
nome del file con l'opzione file di pppd - p.e.
exec /usr/sbin/pppd debug file mioserver.opzioni /dev/ttyS0 38400 \
Verificare i propri script di connessione
Si apra un nuovo Xterm per root (se si è in X) oppure si apra una
nuova console virtuale e si faccia il login come root.
In questa nuova sessione, si dia il comando
tail -f /var/log/messages
(o di qualsiasi altro sia il file di log di sistema).
Nella prima finestra (o console virtuale) si dia il comando
ppp-on &
(o qualsiasi altro nome con il quale si è chiamata la versione
modificata di /usr/sbin/ppp-on). Se non si fa andare lo script sullo sfondo
(in background) specificando & alla fine del comando, non si riotterrà il
prompt del terminale finché ppp non esce (quando termina il
collegamento).
Ora si torni alla finestra che sta mostrando il log di sistema.
Si vedrà qualcosa di simile a quanto segue (a patto che si sia
specificata l'opzione -v per chat e -d per pppd).... quello che segue è
quanto lo script di conversazione registra nel log di sistema seguito
dalle informazioni di avvio per pppd:-
Oct 21 16:09:58 hwin chat[19868]: abort on (NO CARRIER)
Oct 21 16:09:59 hwin chat[19868]: abort on (BUSY)
Oct 21 16:09:59 hwin chat[19868]: send (ATZ^M)
Oct 21 16:09:59 hwin chat[19868]: expect (OK)
Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: ATZ^M^M
Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: OK -- got it
Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: send (ATDT722298^M)
Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: expect (CONNECT)
Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: ^M
Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: ATDT722298^M^M
Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: CONNECT -- got it
Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: send (^M)
Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: expect (ogin:)
Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: kepler login: -- got it
Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: send (hartr^M)
Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: expect (ssword:)
Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: hartr^M
Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: Password: -- got it
Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: send (??????^M)
Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: expect (hartr)
Oct 21 16:10:24 hwin chat[19868]: [hartr -- got it
Oct 21 16:10:24 hwin chat[19868]: send (ppp^M)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19872]: pppd 2.1.2 started by root, uid 0
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: Using interface ppp0
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: Connect: ppp0 <--> /dev/cua1
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(LCP): Sent code 1, id 1.
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: LCP: sending Configure-Request, id 1
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_rconfreq(LCP): Rcvd id 1.
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd MRU
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (1500)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd ASYNCMAP
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (0)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd MAGICNUMBER
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (a098b898)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd PCOMPRESSION
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd ACCOMPRESSION
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: returning CONFACK.
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(LCP): Sent code 2, id 1.
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_rconfack(LCP): Rcvd id 1.
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 1, id 1.
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: IPCP: sending Configure-Request, id 1
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_rconfreq(IPCP): Rcvd id 1.
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: ipcp: received ADDR
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (10.144.153.51)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: ipcp: received COMPRESSTYPE
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (45)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: ipcp: returning Configure-ACK
Oct 21 16:10:28 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 2, id 1.
Oct 21 16:10:30 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 1, id 1.
Oct 21 16:10:30 hwin pppd[19873]: IPCP: sending Configure-Request, id 1
Oct 21 16:10:30 hwin pppd[19873]: fsm_rconfreq(IPCP): Rcvd id 255.
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: received ADDR
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: (10.144.153.51)
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: received COMPRESSTYPE
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: (45)
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: (ACK)
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: returning Configure-ACK
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 2, id 255.
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: fsm_rconfack(IPCP): Rcvd id 1.
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: up
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: local IP address 10.144.153.104
Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: remote IP address 10.144.153.51
(Si noti che uso numeri IP STATICI - quindi la mia macchina li spedisce
al server PPP - non si vedrà questa parte se si usano numeri IP DINAMICI.)
Inoltre questo server richiede un comando specifico per avviare il ppp dalla sua parte.
Tutto sembra OK - lo si verifichi ulteriormente come prima con ping
a numeri IP e a nomi di host.
Si lanci il proprio browser o quant'altro e si cominci a navigare, si è connessi!
Chiudere la connessione PPP
Quando si è finito di usare la connessione PPP, si usi il comando
standard ppp-off per disattivarla (si ricorda che bisogna essere
root oppure un membro del gruppo PPP!).
Nel file di log di sistema di vedrà qualcosa di simile a:-
Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: Interrupt received: terminating link
Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: ipcp: down
Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: default route ioctl(SIOCDELRT): Bad address
Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(LCP): Sent code 5, id 2.
Oct 21 16:10:46 hwin pppd[19873]: fsm_rtermack(LCP).
Oct 21 16:10:46 hwin pppd[19873]: Connection terminated.
Oct 21 16:10:46 hwin pppd[19873]: Exit.
Non ci si preoccupi del SIOCDELRT - significa solo che pppd si è
accorto che sta terminando e non è niente di preoccupante.
Ottenere Aiuto quando ormai non si sa più cosa provare
Se non si riesce a fare funzionare la propria connessione PPP, si
riveda questo documento e si verifichi tutto - in congiunzione
con l'output creato da "chat -v..." e "pppd -d" nel log di sistema.
Si consulti anche la documentazione di PPP e le FAQ, oltre agli altri
documenti citati qui!
Se ancora non se ne esce, si provi nei newsgroup comp.os.linux.misc e
comp.os.linux.networking che sono regolarmente seguiti da persone che
possono aiutare con il PPP, così come nel newsgroup comp.protocols.ppp
Si può provare a mandarmi un'email personale, ma non ho una
giornata lavorativa (e di vita) regolare e quindi non garantisco di
rispondere rapidamente, in quanto tutto dipende dal carico di lavoro
attuale e dallo stato della mia vita privata!
In particolare - NON SI POSTINO RISME DI OUTPUT DI DEBUG NEI GRUPPI
DI DISCUSSIONE E NEMMENO LI SI SPEDISCA A ME VIA EMAIL - nel primo
caso si sprecherà un sacco di banda e nel secondo verranno consegnati
a /dev/null (a meno che io non li abbia espressamente richiesti).
Problemi Comuni una volta che il collegamento funziona
Un problema che si troverà è che molti provider supportano solamente il
pacchetto software di connessione che loro stessi distribuiscono ai
nuovi abbonati. Questo è (tipicamente) per Microsoft Windows :-( - e
molti servizi di supporto clienti sembrano non saperne niente di Unix
(o Linux). Così, ci si prepari ad un'assistenza molto limitata da parte loro.
Si potrebbe comunque fare a quegli individui un favore educandoli su
Linux (qualsiasi persona che lavora nel supporto clienti di un ISP
dovrebbe essere abbastanza addentro alla terminologia di Internet e
dovrebbe quindi avere a casa una macchina Linux)!
Non riesco a vedere niente oltre al server PPP al quale mi connetto
OK - la propria connessione PPP è attiva e funzionante e si può fare ping
al server PPP con il suo numero IP (il secondo o "remoto" numero IP mostrato da
ifconfig ppp0), ma non si riesce a raggiungere nient'altro oltre a quello.
Prima di tutto, si provi a fare ping ai numeri IP specificati nel
proprio /etc/resolv.conf come name server. Se questi funzionano, si
può vedere oltre il proprio server PPP (a meno che questi non
siano gli stessi numeri IP del numero IP "remoto" della propria
connessione). Quindi si provi a fare ping al nome completo del proprio
provider - p.e.
ping my.provider.net.au
Se questo NON funziona, si ha un problema con la risoluzione dei
nomi. Questo probabilmente dipende da un errore di battitura nel
file /etc/resolv.conf. Lo si controlli accuratamente con le informazioni
ottenute chiamando il proprio provider. Se tutto sembra a posto, si
chiami il proprio provider e si verifichi di aver scritto
correttamente i numeri IP.
Se ANCORA non funziona (e il provider conferma che i suoi name
server sono attivi e funzionanti), c'è un problema da qualche altra
parte - e si consiglia di controllare attentamente la propria
installazione di Linux (in particolare si controllino i permessi dei file).
Se ANCORA non si riesce a fare ping ai name server del proprio
provider tramite i numeri IP, allora questi non sono attivi (si
chiami il provider al telefono e si controlli) oppure c'è un
problema di instradamento da parte del proprio provider. Ancora, lo si
chiami e si verifichi.
Una possibilità è che la "terminazione remota" sia un server PPP Linux
nel quale non è stata specificata l'opzione di IP forwarding nel kernel!
Una buona verifica generale è provare a connettersi al proprio
provider usando il software che molti di questi forniscono per
Microsoft Windows. Se tutto funziona da un altro sistema operativo con
esattamente lo stesso account, allora il problema è con il proprio
sistema Linux e NON con il provider.
Posso spedire email, ma non riceverle
Se si stanno usando numeri IP dinamici, è perfettamente normale. Si veda
"Usare i servizi Internet con numeri IP Dinamici" più avanti.
Perché la gente non può fare finger, WWW, gopher, talk, ecc. nella mia macchina?
Ancora, se si stanno usando numeri IP dinamici, è perfettamente
normale. Si veda "Usare i servizi Internet con numeri IP Dinamici" più avanti.
Usare i servizi Internet con numeri IP Dinamici
Se si stanno usando numeri IP dinamici (e molti provider danno solo
numeri IP dinamici a meno che non si paghi significativamente di più
per la propria connessione), allora si devono accettare le
limitazioni che questo impone.
Prima di tutto, le richieste di servizi esterni funzioneranno
bene. Ovvero, si possono spedire email usando sendmail (a patto di
averlo configurato correttamente), scaricare file via ftp da siti
remoti, fare finger ad utenti su altre macchine, navigare nel web, ecc.
In particolare, si può rispondere mentre non si è connessi
alle email che si sono scaricate nella propria
macchina. La posta resterà semplicemente in attesa nella coda
di posta (mail queue) finché non ci si connette al proprio ISP.
Comunque, la propria macchina NON è connessa ad Internet 24 ore al
giorno, né ha lo stesso numero IP ogni volta che viene
connessa. Quindi è impossibile ricevere email direttamente nella
propria macchina e veramente molto difficile configurare un server
web o ftp a cui possano accedere i propri amici! Per come è progettata
Internet, la propria macchina non esiste come macchina unica e
permanentemente contattabile poiché non ha un unico numero
IP (si ricordi che altre macchine useranno il numero IP
assegnatovi in una connessione, quando verrà assegnato per la loro connessione).
Se si configura un server WWW (o qualsiasi altro server), tale server
rimane totalmente sconosciuto a qualsiasi utente in Internet FINCHÉ
questi non sanno che la macchina è connessa E qual è il suo
reale (e momentaneo) numero IP. Ci sono diversi modi per far loro ottenere
questa informazione: si può chiamarli o mandare
un'email per dirglielo oppure usare in modo astuto i file ".plan" su
un account shell nel proprio provider (assumendo che il proprio provider permetta
accessi shell e finger).
Ora, per la maggior parte degli utenti questo non è un problema - tutto
quello che la maggior parte della gente vuole è inviare e ricevere email
(usando il proprio account nel provider) ed effettuare connessioni in uscita a
WWW, ftp e ad altri servizi su Internet. Se veramente si DEVONO
avere connessioni entranti nella propria macchina, si dovrebbe realmente
ottenere un numero IP statico. In alternativa si possono esplorare i
metodi suggeriti in precedenza...
Configurare l'email
Anche per numeri IP dinamici, si può certamente configurare sendmail
sulla propria macchina per spedire qualsiasi email composta
localmente. La configurazione di sendmail può essere oscura e
difficoltosa - quindi questo documento non prova nemmeno a dire come
farla. Comunque, si dovrebbe probabilmente configurare sendmail
cosicché il proprio ISP sia designato come proprio "smart relay" host
(l'opzione DS di sendmail.cf).
(Per maggiori informazioni sulla configurazione di sendmail, si veda la documentazione di
sendmail - e si guardino le configurazioni m4 distribuite con
sendmail. Ce n'è certamente una che va bene per il proprio caso).
Ci sono anche eccellenti libri su Sendmail (da citare la 'bibbia'
della O'Reilly and Associates), ma questi esulano quasi certamente
dalle necessità della maggior parte degli utenti!
Una volta configurato sendmail, probabilmente si vorrà fare in modo
che spedisca qualsiasi messaggio in attesa nella coda di email
in uscita non appena la connessione PPP è attiva. Per farlo si aggiunga il comando
sendmail -q &
allo script /etc/ppp/ip-up (si veda più avanti).
Le email in ingresso sono un problema nel caso di numeri IP
dinamici. Il modo per gestirle è di:-
configurare il proprio mail user agent in modo che tutta la posta venga spedita con un header "reply to"
che riporti il proprio indirizzo email nel proprio Internet Service Provider.
Se possibile, si dovrebbe anche impostare il proprio indirizzo FROM
uguale al proprio indirizzo email nel provider.
usare i programmi popclient o fetchmail per scaricare la posta dal provider. In
alternativa, se il proprio ISP usa IMAP, usare un mail user agent che supporti IMAP (come pine).
Si può automatizzare questo processo al momento dell'attivazione della
connessione mettendo i comandi appropriati nello script
/etc/ppp/ip-up (si veda più avanti).
Configurare un Name server locale
Sebbene si possano tranquillamente usare i domain name server localizzati nel proprio
ISP, si può anche impostare un name server (secondario) di sola cache
locale che venga attivato dallo script ip-up. Il vantaggio di usare un
name server locale (di sola cache) è che fa risparmiare tempo (e
banda) se si contattano frequentemente gli stessi siti durante una
lunga sessione on-line.
La configurazione di un DNS di sola cache (che usi una riga
"forwarders" che punta al DNS dell'ISP nel file named.boot) è
relativamente semplice. Il libro della O'Reilly (DNS and Bind)
spiega tutto quello che si vuole sapere sull'argomento.
È disponibile anche un DNS-HOWTO.
Se si fa funzionare una piccola LAN che può accedere ad Internet
attraverso il proprio PC Linux (usando IP Masquerade per esempio),
probabilmente è una buona idea fare girare un name server locale (con
una direttiva forwarders) quando la connessione è attiva, in quanto
minimizzerà la banda e il ritardo associato alla risoluzione di nomi.
Una nota di Netiquette [NdT: galateo della rete!]: si chieda il permesso al
proprio ISP prima di iniziare ad usare un name server secondario di
sola cache nel dominio del proprio ISP. Propriamente configurato, il
DNS non causerà nessun problema al proprio provider ma, se si
sbaglia, qualcuno ne potrà sorgere.
Collegare assieme due reti usando PPP
In linea di principio non c'è alcuna differenza tra collegare una macchina
Linux ad un server PPP e collegare due LAN usando PPP su una
macchina di ognuna delle LAN. Si ricordi che il PPP è un protocollo
peer to peer (da pari a pari).
Comunque, si deve DEFINITIVAMENTE comprendere come avviene
l'instradamento. Si legga il NET-2 HOWTO e la Linux Network
Administrator Guide (NAG). Di insostituibile aiuto può essere anche
TCP/IP Network Administration (pubblicato dalla
O'Reilly and Assoc - ISBN 0-937175-82-X).
Se si ha intenzione di usare il sub networking di un numero IP di rete
su entrambi i lati della connessione, si troverà utile il Linux sub
networking mini-howto (bozza). È disponibile su Linux Sub networking mini-HOWTO.
Per poter connettere due LAN, si devono usare numeri IP di rete
diversi (o sottoreti dello stesso numero di rete) e si dovranno usare
numeri IP statici - oppure usare IP masquerade. Se si vuole usare IP
masquerade, si veda l'IP masquerade mini-howto per le istruzioni
sulla sua configurazione.
Impostare i numeri IP
Ci si metta d'accordo con l'amministratore di rete dell'altra LAN sui
numeri IP che saranno usati per ognuno degli estremi dell'interfaccia
PPP. Se si stanno usando numeri IP statici, questo probabilmente richiede che ci
si connetta ad uno specifico numero telefonico.
Ora si modifichi il file /etc/ppp/options[.ttyXX] appropriato - è
una buona idea avere un modem e porta specifici dal proprio lato per
questa connessione. Potrebbe anche essere necessario modificare il
file /etc/ppp/options - e creare file
options.ttyXX appropriati per qualsiasi altra connessione!
Si specifichino i numeri IP per il proprio lato del collegamento PPP
nel file delle opzioni appropriato esattamente come mostrato in
precedenza per i numeri IP statici.
Impostare l'instradamento
Ci si deve organizzare in modo che i pacchetti nella propria LAN locale
siano instradati attraverso l'interfaccia che la connessione PPP
stabilisce. Questo è un processo in due stadi.
Prima di tutto, si deve stabilire un instradamento dalla macchina che
esegue la connessione PPP alla rete (o alle reti) all'altro estremo del
collegamento. Se il collegamento è verso Internet, può essere gestito
dall'instradamento predefinito stabilito da pppd stesso nel proprio
estremo della connessione, usando l'opzione 'defaultroute' di pppd.
Se comunque, la connessione è solo un collegamento tra due LAN, allora
deve essere aggiunto un instradamento di rete specifico per ognuna
delle reti accessibili attraverso la connessione. Questo è fatto usando un
comando 'route' per ognuna delle reti nello script /etc/ppp/ip-up (si
veda "Dopo che la connessione è attiva...") per le istruzioni su come farlo.
La seconda cosa che bisogna fare è dire agli altri computer sulla
propria LAN che il proprio computer Linux è in realtà un 'gateway'
(passaggio) per la rete (o le reti) all'altro estremo del collegamento ppp.
Naturalmente, l'amministratore di rete dell'altro estremo della
connessione ppp deve fare le stesse cose! Comunque, poiché
egli instraderà i pacchetti verso la vostra rete specifica, sarà
richiesto un instradamento di rete specifico, non un instradamento
predefinito (a meno che le LAN all'altro estremo della connessione non
siano connesse a voi per accedere ad Internet attraverso la vostra
connessione).
Sicurezza di rete
Se si connette la propria LAN ad Internet usando PPP - o anche solamente
ad una LAN "straniera", si deve pensare alle questioni relative alla sicurezza.
Si consiglia fortemente di considerare la configurazione di un firewall!
Si dovrebbe parlare con l'amministratore della LAN del proprio sito PRIMA
di cominciare a connettere LAN straniere o Internet in
questo modo. Gli errori che si potrebbero fare potrebbero risultare
innocui come provocare problemi veramente seri!
Dopo che la connessione è attiva - lo script /etc/ppp/ip-up
Una volta che la connessione PPP è attiva, pppd cerca il file
/etc/ppp/ip-up. Se questo script esiste ed è eseguibile, il
demone PPP lo esegue. Questo permette di automatizzare qualsiasi comando
di instradamento che possa risultare utile e qualsiasi altra azione
che si vuole avvenga ogni volta che la connessione PPP viene attivata.
È semplicemente uno script shell e può fare qualsiasi cosa che
uno script shell può fare (ovvero virtualmente qualsiasi cosa si voglia).
Per esempio, si può fare in modo che sendmail invii qualsiasi
messaggio in attesa d'uscita nella coda di posta.
Similmente, si può inserire in ip-up il comando per recuperare
(usando pop) qualsiasi email in attesa nel proprio ISP.
Ci sono delle restrizioni su /etc/ppp/ip-up:-
È eseguito in un ambiente deliberatamente ristretto per
aumentare la sicurezza. Questo significa che si devono specificare i
percorsi completi per gli eseguibili, ecc.
Tecnicamente, /etc/ppp/ip-up è un programma non uno
script. Significa che può essere eseguito direttamente - e
quindi richiede il file magic standard (#!/bin/bash)
all'inizio della prima riga e deve essere leggibile ed eseguibile da root.
Instradamenti speciali
Se si stanno connettendo due LAN, si dovranno impostare instradamenti
specifici per le LAN 'straniere'. Questo è facile da fare usando lo
script /etc/ppp/ip-up. La sola difficoltà
nasce se la propria macchina gestisce più connessioni PPP.
Questo perché /etc/ppp/ip-up è eseguito per OGNUNA delle
connessioni PPP che si fanno, quindi è necessario far eseguire i
comandi di instradamento corretti quando una particolare connessione viene
attivata - e non quando viene attivato qualsiasi altro collegamento!
Gestire le code di posta
Quando la connessione tra due LAN è attiva, ci si vorrà assicurare che
le email in coda ad entrambi gli estremi siano scaricate
- inviate a destinazione. Questo è fatto aggiungendo la
chiamata apposita a sendmail.
Ciò si può fare usando il costrutto 'case' della bash su un parametro
appropriato che pppd passa allo script. Per esempio, questo è lo script
/etc/ppp/ip-up che uso per gestire le nostre
connessioni WAN e le connessioni alla mia Ethernet di casa (gestita sempre
dallo stesso server ppp).
Un esempio di script /etc/ppp/ip-up
L'esempio che segue gestisce una varietà di usi tipici.
#!/bin/bash
#
# Script che gestisce le questioni di instradamento necessarie per pppd
# Solo la connessione a Newman richiede questa gestione.
#
# Quando la connessione ppp è attiva, questo script viene chiamato con
# i seguenti parametri
# $1 il nome dell'interfaccia usata da pppd (p.e. ppp3)
# $2 il nome del dispositivo tty
# $3 la velocità del dispositivo tty
# $4 l'indirizzo IP locale per l'interfaccia
# $5 l'indirizzo IP remoto
# $6 il parametro specificato dall'opzione 'ipparam' di pppd
#
case "$5" in
# Gestisce gli instradamenti al server del Campus Newman
202.12.126.1)
/sbin/route add -net 202.12.126.0 gw 202.12.126.1
# e scarica la coda di posta per spedire là le loro email il prima possibile!
/usr/sbin/sendmail -q &
;;
139.130.177.2)
# Il nostro collegamento ad Internet
# Quando la connessione è attiva, avvia il time server e si
# sincronizza con il mondo, se il time server non è già attivo
if [ ! -f /var/lock/subsys/xntpd ]; then
/etc/rc.d/init.d/xntpd.init start &
fi
# Avvia il news server (se non è già attivo)
if [ ! -f /var/lock/subsys/news ]; then
/etc/rc.d/init.d/news start &
fi
;;
203.18.8.104)
# Spedisce le email in attesa nella mia macchina non appena il collegamento è attivo
# Non è richiesto nessun instradamento in quanto la mia Ethernet di
# casa è gestita da un instradamento di IP masquerade e proxyarp.
/usr/sbin/sendmail -q &
;;
*)
esac
exit 0
Come risultato della connessione ppp al nostro Campus Newman e di
questo script, si ottengono le seguenti voci nella tabella di instradamento
(questa macchina è anche il nostro server PPP e gestisce le nostre
connessioni ad Internet). Ho aggiunto dei commenti nell'output per
spiegare a cosa corrisponde ognuna delle voci:-
[root@kepler /root]# route -n
Kernel routing table
Destination Gateway Genmask Flags MSS Window Use Iface
# l'instradamento HOST al nostro gateway internet remoto
139.130.177.2 * 255.255.255.255 UH 1500 0 134 ppp4
# l'instradamento HOST al server del nostro campus Newman
202.12.126.1 * 255.255.255.255 UH 1500 0 82 ppp5
# l'instradamento HOST alla mia ethernet casalinga
203.18.8.104 * 255.255.255.255 UH 1500 0 74 ppp3
# due delle nostre linee PPP di dial up
203.18.8.64 * 255.255.255.255 UH 552 0 0 ppp2
203.18.8.62 * 255.255.255.255 UH 552 0 1 ppp1
# l'instradamento di rete specifico per la LAN del campus Newman
202.12.126.0 202.12.126.1 255.255.255.0 UG 1500 0 0 ppp5
# l'instradamento alla nostra Ethernet locale (una "super rete" formata da due reti di classe C adiacenti)
203.18.8.0 * 255.255.254.0 U 1500 0 1683 eth0
# l'instradamento al dispositivo di loop back
127.0.0.0 * 255.0.0.0 U 3584 0 483 lo
# l'instradamento predefinito ad Internet
default 139.130.177.2 * UG 1500 0 3633 ppp4
Gestire le email
Il paragrafo precedente mostra come gestire la posta in uscita - semplicemente
svuotando la coda di posta una volta che la connessione è attiva.
Se si sta utilizzando un collegamento WAN, ci si può accordare con
l'amministratore della LAN remota per fare esattamente la stessa
cosa. Per esempio, all'estremo del Campus Newman della nostra
connessione WAN, lo script /etc/ppp/ip-up assomiglia a:-
#!/bin/bash
#
# Script che gestisce le questioni di instradamento necessarie per pppd
# Solo la connessione a Hedland richiede questa gestione.
#
# Quando la connessione ppp è attiva, questo script viene chiamato con
# i seguenti parametri
# $1 il nome dell'interfaccia usata da pppd (p.e. ppp3)
# $2 il nome del dispositivo tty
# $3 la velocità del dispositivo tty
# $4 l'indirizzo IP locale per l'interfaccia
# $5 l'indirizzo IP remoto
# $6 il parametro specificato dall'opzione 'ipparam' di pppd
#
case "$5" in
203.18.8.4)
/usr/sbin/sendmail -q
;;
*)
esac
exit 0
Comunque se si ha solo una connessione PPP ad IP dinamico al proprio ISP,
è necessario scaricarsi le email dal proprio
account nella macchina dell'ISP. Questo solitamente viene fatto
usando il POP (Post Office Protocol). Questo processo può essere
gestito usando il programma 'popclient' - e lo script ip-up può
automatizzare anche questo processo!
Si crei semplicemente uno script /etc/ppp/ip-up che contenga
la chiamata appropriata di popclient. Per il mio portatile su cui è
installata Red Hat Linux (e che mi porto dietro nei miei viaggi), è...
popclient -3 -c -u hartr -p <password> kepler.hedland.edu.au |formail -s procmail
Si può usare slurp o quant'altro per fare la stessa cosa per le news,
e così via. Si ricordi che lo script ip-up è uno script bash standard
e quindi può essere usato per automatizzare QUALSIASI cosa che
deve essere svolta ogni volta che una certa connessione PPP viene attivata.
Usare /etc/ppp/ip-down
Si può creare uno script che venga eseguito ogni volta che la
connessione termina. Questo è /etc/ppp/ip-down. Può essere
usato per annullare qualsiasi cosa speciale fatta nel corrispondente
script /etc/ppp/ip-up.
Problematiche di instradamento su una LAN
Se si è connessi ad una LAN ma si vuole comunque usare PPP sulla
propria macchina Linux, è necessario impostare alcune regole
che i pacchetti devono seguire per raggiungere dalla propria
macchina la LAN (attraverso la propria interfaccia Ethernet), il server PPP e oltre.
Questa sezione NON ha intenzione di insegnare niente
sull'instradamento - tratta un semplice caso speciale di
instradamento (statico)!
Si consiglia fortemente di leggere la Linux Network Administrator Guide
(NAG) se NON si ha familiarità con l'instradamento. Anche il libro
della O'Reilly "TCP/IP Network Administration" tratta questo argomento
in una forma molto comprensibile.
La regola base di un instradamento statico è che l'instradamento
PREDEFINITO dovrebbe essere quello che punta al MAGGIOR numero di
indirizzi di rete. Per altre reti, si aggiungano degli instradamenti
specifici nella tabella di instradamento.
La SOLA situazione che ho intenzione di trattare qui è quella in cui
la propria macchina Linux è in una LAN che non è connessa ad Internet - e
ci si vuole connettere ad Internet per uso personale mantenendo la
connessione alla LAN.
Prima di tutto, ci si assicuri che il proprio instradamento Ethernet
sia impostato agli indirizzi di rete specifici disponibili nella
LAN - e NON impostato come instradamento predefinito!
Lo si verifichi usando il comando route, si dovrebbe vedere qualcosa di simile a quanto segue:-
[root@hwin /root]# route -n
Kernel routing table
Destination Gateway Genmask Flags MSS Window Use Iface
loopback * 255.255.255.0 U 1936 0 50 lo
10.0.0.0 * 255.255.255.0 U 1436 0 565 eth0
Se la propria interfaccia Ethernet (eth0) punta all'instradamento
predefinito (la prima colonna mostrerebbe "default" nella riga di
eth0), si deve modificare il proprio script di inizializzazione della
Ethernet per farla puntare a dei numeri di rete specifici piuttosto
che all'instradamento predefinito (si consulti il Net2 HOWTO e la NAG).
Questo permetterà a pppd di impostare il proprio instradamento
predefinito come mostrato qui sotto:-
[root@hwin /root]# route -n
Kernel routing table
Destination Gateway Genmask Flags MSS Window Use Iface
10.144.153.51 * 255.255.255.255 UH 488 0 0 ppp0
127.0.0.0 * 255.255.255.0 U 1936 0 50 lo
10.1.0.0 * 255.255.255.0 U 1436 0 569 eth0
default 10.144.153.51 * UG 488 0 3 ppp0
Come si può vedere, c'è un instradamento di tipo host verso il server
PPP (10.144.153.51) tramite ppp0 ed anche un instradamento predefinito
che usa il server PPP come gateway.
Se si necessita di un'impostazione più complessa di questa - si leggano i
documenti sull'instradamento già menzionati e si consulti un
esperto nel proprio sito!
Se la propria LAN ha già degli instradamenti, allora probabilmente
saranno già stati impostati dei gateway alle altre reti disponibili
nel proprio sito. Si dovrebbe COMUNQUE fare puntare
il proprio instradamento predefinito all'interfaccia PPP - e utilizzare
gli altri instradamenti specifici solamente per le reti che servono.
Note sulla Sicurezza
Quando si configura una macchina Linux su una LAN già esistente per
connettersi ad Internet, si sta potenzialmente aprendo l'intera LAN
ad Internet - e agli hacker che ci sono. Prima di farlo, si consiglia
fortemente di consultare il proprio amministratore di rete e le politiche di
sicurezza del proprio sito. Se la propria connessione PPP ad Internet
è usata per attaccare con successo il proprio sito, per quanto poco si
subiranno le ire dei propri colleghi e degli amministratori di sistema
e di rete. Ci si potrebbe inoltre trovare in guai molto più seri!
Prima di connettere una LAN ad Internet, si dovrebbero considerare le
implicazioni di sicurezza perfino di una connessione DINAMICA - e
quindi fare riferimento al già citato libro della O'Reilly "Building
Internet Firewalls"!
Configurare un server PPP
Come già detto, ci sono molti modi per farlo. Quello che presento qui è il
modo nel quale io lo faccio (usando una scheda seriale multiporta
della Cyclades) e un insieme di linee telefoniche a selezione rotativa.
Se non piace il metodo qui presentato, ci si senta liberi di farlo a
proprio modo. Avrei comunque piacere di includere ulteriori metodi nelle
versioni future di questo HOWTO. Quindi, invito ad inviarmi commenti e metodi!
Si noti che questa sezione tratta solamente la configurazione di
Linux come server PPP. Non ho intenzione di includere (mai)
informazioni sulla configurazione di terminal server speciali
o altro.
Inoltre, devo ancora fare esperimenti con le shadow password (ma lo
farò prima o poi). Le informazioni qui presentate quindi NON
includono tutti gli ammennicoli che sono richiesti dalla shadow suite.
Compilazione del kernel
Si applicano ancora tutte le considerazioni precedenti sulla
compilazione del kernel e sulla relazione tra la versione del kernel e
quella di pppd. Questa sezione assume che si siano già lette le
sezioni precedenti di questo documento!
Per un server PPP, si DEVE includere l'IP forwarding nel kernel. Si
possono voler includere anche altre caratteristiche (come IP firewall, accounting ecc ecc).
Se si usa una scheda seriale multiporta, ovviamente si devono anche
includere nel kernel i driver necessari!
Panoramica del sistema server
Noi offriamo account in PPP (e SLIP) e account shell usando la stessa
coppia nome utente/password. Questo ha il vantaggio (per noi) che un
utente necessita solo di un account e lo può usare per tutti i
tipi di connettività.
Poiché siamo un'organizzazione educativa, non facciamo pagare il
nostro staff e gli studenti per l'accesso e quindi non dobbiamo
preoccuparci di problematiche di contabilità e addebito.
Abbiamo un firewall tra il nostro sito ed Internet e questo restringe
alcuni accessi agli utenti in quanto le linee di dial up sono dentro
il nostro firewall (verso Internet) (per ragioni abbastanza ovvie, i
dettagli degli altri firewall interni non sono presentati qui e sono
comunque irrilevanti).
Il processo che un utente deve seguire per stabilire una connessione
PPP al nostro sito (una volta in possesso di un account valido naturalmente) è:-
Chiamare il nostro dialer rotativo (è un unico numero telefonico
connesso ad un banco di modem - dei quali verrà usato il primo libero).
Fare il login usando un nome utente e password validi.
Al prompt della shell lanciare il comando ppp per avviare
il PPP sul server.
Avviare il PPP sul proprio PC (il fatto che funzioni in
Windows, DOS, Linux MAC OS o quant'altro è un suo problema).
Il server usa un file /etc/ppp/options.ttyXX per ognuna delle
porte d'ingresso che imposta il numero IP remoto per l'allocazione
degli IP dinamici. Il server usa instradamenti proxyarp per i client
remoti (impostati tramite l'apposita opzione di pppd). Questo ovvia alla
necessità di fare girare routed o gated.
Quando l'utente riattacca dalla propria parte, pppd se ne accorge e dice
al modem di riattaccare, disattivando allo stesso tempo la connessione PPP.
Procurarsi il software tutto insieme
Sarà necessario il software seguente:-
Linux, propriamente compilato per includere le opzioni necessarie.
La versione appropriata di pppd per il proprio kernel.
Un programma 'getty' che gestisca in modo intelligente le comunicazioni via modem.
Noi usiamo getty_ps2.0.7h, ma anche mgetty è altamente considerato. Da
quello che ho capito mgetty riesce a riconoscere una chiamata che sta
usando pap/chap (pap è lo standard per Windows95) e a chiamare
automaticamente pppd, ma devo ancora provarlo.
Un domain name server (DNS) funzionante ed accessibile agli
utenti in dial up.
Si dovrebbe veramente usare un proprio DNS se possibile...
Configurare un accesso standard (accesso shell).
Prima di poter configurare il server PPP, la propria macchina
Linux deve essere in grado di gestire accessi standard di dial up.
Questo HOWTO NON tratta la configurazione di questo. Si veda la
documentazione del getty di propria scelta e il Serial HOWTO per informazioni in
proposito.
Impostare i file delle opzioni di PPP
Sarà necessario impostare un /etc/ppp/options generico con le
opzioni comuni per tutte le porte di dial up. Le opzioni che usiamo noi sono:-
asyncmap 0
netmask 255.255.254.0
proxyarp
lock
crtscts
modem
Nota - noi NON usiamo nessun instradamento (ovvio) - ed in particolare
non c'è nessuna opzione defaultroute. La ragione è che tutto quello
che è richiesto di fare (come server PPP) è di instradare i pacchetti
dal client PPP verso la propria LAN/Internet e di instradare i
pacchetti dalla propria LAN ed oltre verso il client.
Tutto quello che serve per fare questo è un instradamento di tipo host
verso la macchina client e l'uso dell'opzione 'proxyarp' di pppd.
L'opzione 'proxyarp' imposta (sorpresa) una voce di proxy ARP nella
tabella ARP del server PPP che in pratica dice 'spedisci a me tutti i
pacchetti destinati al client PPP'. Questo è il modo più semplice per
impostare un instradamento ad un unico client PPP - ma non lo si può
usare se si fa l'instradamento tra due LAN - si devono aggiungere gli
appositi instradamenti di rete che non possono usare proxy ARP.
Quasi certamente si vorrà fornire un'allocazione dinamica di numeri IP
agli utenti in dial up. Lo si può fare allocando un numero IP per
ognuna delle porte di dial up. Ora si crei un
/etc/ppp/options.ttyXX per ognuna delle porte.
In questo si metta semplicemente il numero IP locale (server) ed il
numero IP che viene usato per quella porta. Per esempio
kepler:slip01
In particolare, si noti che si possono usare nomi host validi in questo
file (ho scoperto che ricordo solamente i numeri IP delle macchine e
dei dispositivi critici nella mia rete - i nomi sono molto più significativi)!
Impostare pppd per permettere agli utenti di eseguirlo (con successo)
Poiché l'avvio di una connessione PPP implica la configurazione di un
dispositivo del kernel (un'interfaccia di rete) e la manipolazione
della tabella di instradamento del kernel, sono richiesti privilegi
particolari - in pratica i pieni privilegi di root.
Fortunatamente, pppd è stato progettato per essere eseguito in modo
'sicuro' in setuid a root. Quindi bisognerà fare...
chmod u+s /usr/sbin/pppd
Se si vanno a vedere i permessi del file, dovrebbero apparire come...
-rwsr-xr-x 1 root root 74224 Apr 28 07:17 /usr/sbin/pppd
Se non lo si fa, gli utenti non saranno in grado di attivare la loro connessione ppp.
Impostare l'alias globale per pppd
Per poter semplificare le cose ai nostri utenti PPP, abbiamo creato un
alias globale (in /etc/bashrc) cosicché con un semplice comando
si possa lanciare ppp sul server una volta fatto il login.
È una cosa del tipo...
alias ppp="exec /usr/sbin/pppd -detach"
Quello che fa è
exec : questo implica il rimpiazzo del programma in esecuzione
(in questo caso la shell) con il programma che è eseguito.
pppd -detach : avvia pppd e NON fa il fork sullo sfondo (in background). Questo
assicura che quando pppd esce non ci sono ancora processi in giro.
Quando un utente fa il login in questo modo, apparirà nell'output del
comando 'w' come...
6:24pm up 3 days, 7:00, 4 users, load average: 0.05, 0.03, 0.00
User tty login@ idle JCPU PCPU what
hartr ttyC0 3:05am 9:14 -
E questo è quanto... Avevo detto che questo era un semplice server PPP!
Usare PPP su una connessione null modem (seriale diretta)
È molto semplice - non c'è un modem in mezzo quindi le cose sono molto più semplici.
Prima di tutto, si scelga una macchina come 'server', si configuri
getty su una porta seriale in modo da poter verificare che c'è la
connettività usando minicom per accedere alla porta seriale nel 'client'.
Una volta che questo funziona, si può rimuovere getty A MENO CHE non ci si
voglia assicurare che la connessione venga convalidata usando la
coppia nome utente/password come per la connessione in dial up. Poiché
si ha il 'controllo fisico' di entrambe le macchine, presumo che NON
lo si voglia fare.
Ora, sul server, si rimuova getty e ci si assicuri che le porte
seriali su entrambe le macchine siano state configurate correttamente
usando 'setserial'.
Tutto quello che bisogna fare adesso è fare partire pppd su entrambi i
sistemi. Assumerò che la connessione usi /dev/ttyS3 su entrambe le
macchine. Quindi su entrambe si esegua il comando:
pppd -detach crtscts lock <local IP>:<remote IP> /dev/ttyS3 38400 &
Questo attiverà il collegamento - ma non si è ancora specificato
un instradamento. Si può verificare la connessione facendo ping da una
macchina verso l'altra e viceversa. Se funziona, si disattivi il
collegamento uccidendo (con kill) uno dei due processi pppd.
L'instradamento di cui si avrà bisogno naturalmente dipende
esattamente da cosa si vuole provare a fare. Generalmente, una delle
macchine sarà connessa ad una Ethernet (e ad altro) e quindi
l'instradamento necessario sarà esattamente quello richiesto per un
server e un client PPP.
Quindi nella macchina equipaggiata con la Ethernet, il comando pppd potrebbe essere...
pppd -detach crtscts lock proxyarp <local IP>:<remote IP> /dev/ttyS3 38400 &
e sull'altra macchina...
pppd -detach crtscts lock defaultroute <local IP>:<remote IP> /dev/ttyS3 38400 &
Se si stanno connettendo due reti (usando un collegamento seriale!) o si
hanno necessità di instradamento più complesse, si può usare
/etc/ppp/ip-up in un modo analogo a quello mostrato in precedenza.
PPPoE o PPP over Ethernet
Questo documento al momento non tratta PPPoE poiché NON (per Linux comunque) sembra
sia sotto attivo sviluppo.
Per chi fosse interessato o avesse bisogno del PPPoE includiamo i seguenti collegamenti.
Abbiamo sentito che le serie 2.4 del kernel avranno PPPoE ma al momento non siamo in grado di confermarlo.
Se qualcuno dovesse sapere diversamente per favore
ci contatti.
pppoe: un redirector PPP-over-Ethernet per pppd
Questo programma può essere usato per abilitare il supporto per PPPoE usando il demone pppd.
PPPoE è una tecnica di incapsulazione di stream PPP dentro frame Ethernet.
Questa tecnologia sta venendo usata dai provider di accesso ad Internet ad alta velocità
(modem cable, xDSL, ecc.) per dividere il servizio di fornitura di banda dai servizi offerti dagli ISP.
In particolare, in Canada, il servizio ADSL Bell Sympatico sta cambiando il controllo
di accesso basato sul DHCP in PPPoE. Ulteriori dettagli sul PPPoE possono
essere trovati sulla RFC2516.
Client PPPoE Roaring Penguin.
Il client è un programma in modo utente e non richiede nessuna modifica al kernel. È
pienamente conforme alla RFC 2516, la specifica ufficiale di PPPoE.
Una FAQ su PPPoE. Questa
pagina include vaste informazioni su cos'è PPPoE, per cosa è usato e
implementazioni del protocollo. Se si sta cercando del buon materiale su
PPPoE questa è un'ottima pagina da cui partire.
L'attuale RFC. Esclusivamente
per gli esperti, di solito può essere d'aiuto a chi vuole programmare con o per
il protocollo.